lunedì 22 novembre 2010
Napoli, 22/11/2010

Ma quasi nessuno ne parla … riporto alcuni stralci da alcuni siti come:

I nuovi "cento fiori" di Pechino (sito EffediEffe.com )

Tutti i paesi del mondo hanno "fame" di energia ed il suo costo ha un'influenza sociale enorme (infatti il costo del lavoro, in Italia, che è una nazione he importa energia, è determinato almeno per il 30% dalla bolletta energetica e non dalle maestranze, come qualche amministratore delegato "demagogo" vorrebbe far credere, vero Marchionne?).

In questo settore tutti i paesi seri fanno ricerca, inseguono le ultime scoperte, cercano di sfruttare le tecnologie più moderne, tentano rendere il progresso una cosa utilie a tutti e non solo a pochi, ma la Cina ci sta bagnando il naso, mentre stiamo ancora scontando il ritardo scientifico per l'abbandono del nucleare. 

Voglio brevemente ricordare la vicenda di Felice Ippolito, un ingegnere che fu tra i primi a fare ricerche sulla produzione energetica basata su uranio in Italia alla fine degli anni Quaranta, segretario del Comitato nazionale ricerche nucleari (CNRN) nel 1952, e segretario generale quando il CNRN diventò Comitato nazionale energia nucleare (CNEN) nel 1960. Ippolito fu il promotore del programma pubblico per l'apertura dei cantierie per la costruzione delle centrali elettronucleari di Trino Vercellese, Garigliano e Latina.
Felice Ippolito, vittima di interessi UK-USA (la cosiddetta "anglosfera")
Ma questo attivismo, che a lungo andare avrebbe reso lo Stato proprietario e amministratore di una nuova energia (quella nucleare), avrebbbe danneggiato aziende petrolifere ed elettriche e nel 1963 Ippolito fu accusatto, quindi processato e condannato a 11 anni di carcere per illeciti penali riguardanti  le sue funzioni di responsabile di un ente pubblico. Nel 1966 fu graziato dal Presidente Saragat e fu, in seguito, eletto deputato al Parlamento Europeo, ma le conseguenze di questo processo penale si ripercossero sull'intera evoluzione del sistema energetico nazionale, perchè determinò un brusco rallentamento dei grandi programmi di ricerca nucleare.


John Deutch
Ora le discutibili scelte di Scajola e del governo tutto in materia energetica (non hanno mai spiegato perchè è stato scelto il modello EPR francese, costoso, che necessita di un lungo tempo di costruzione e non è a sicurezza intrinseca) trovano il contraltare asiatico nella lungimirante azione del governo cinese che ha scelto di guardare al futuro o, meglio, al passato per i suoi impellenti bisogni energetici. Secondo uno studio dell’ex direttore della CIA John DeutchThe Future of Nuclear Power»), nel 2050 la Cina avrà bisogno di 2.100 centrali atomiche equivalenti alle attuali. La produzione dovrà arrivare a 300 gigawatt (oggi si producono 350 gigawatts per via nucleare nel mondo intero).



Così è stato scelto il metodo più efficiente di fissione nucleare attualmente conosciuto, il pebble-bed (o "letto di ciottoli") basato sul fenomeno dello "scarto doppler". Ma questo non è un progetto nuovo:  il cosiddetto reattore di IV generazione, infatti, è stato proposto negli anni ‘40 da Farrington Daniels, un chimico che collaborò con Enrico Fermi alla prima bomba atomica. Daniels propose una centrale per usi civili basata su un «letto di sfere» nucleari, sostenendo che solo così il sistema era «sicuro di per sè» (inherently safe).
Farrington Daniels, il progettista che propose l'HTR
Gli USA cominciarono con un impianto pilota ma poi abbandonarono il progetto (chissà perchè...?)

Una delle sfere di carburo di silicio in cui sono affondate le schegge di uranio


 Facciamo una piccola disamina di vantaggi e svantaggi
 
Vantaggi:
·        È “inherently safe” (cioè “a sicurezza intrinseca”) per lo stesso meccanismo di produzione dell’energia: per un reattore da 10 MW non ci sono i cilindri di combustibile nucleare roventi che sono il cuore delle normali centrali nucleari ma 27 mila sfere di carburo di silicio o di grafite, grandi come palle da biliardo (circa 60 mmm), al cui interno sono contenute piccole schegge di uranio che si riscaldano e, se manca il raffreddamento, la sfera si espande con interruzione del riscaldamento per effetto “scarto Doppler”: in pratica, più gli atomi diventano caldi, più si distanziano gli uni dagli altri, rendendo sempre più improbabile che un neutrone colpisca un nucleo. 
·        Per l’alto grado di sicurezza non sono necessarie una costosa corazza d’acciaio (per avvolgere completamente il reattore) o spesse mura di cemento armato.

Il reattore pilota HTR-10 (High Temperature Reactor da 10 MW) della Tsinghua University cinese sta dentro un edificio bianco non corazzato, e funziona da gennaio 2010.
·        Si può costruire in tempi brevissimi, rispetto ad un EPR,
·        Può essere impiantato anche in siti dove non è possibile istallare un grande reattore
·        non è raffreddato da acqua (che alle alte temperature è corrosiva, e diventa radioattiva), bensì da un gas inerte, l’elio, permettendo così di raggiungere temperature molto più alte senza il rischio di far scoppiare le tubature, e con ciò, aumentare di un 30% l’energia che arriverà alle turbine.
·        Inoltre in caso di rotture del circuito di raffreddamento l’elio, che è più leggero dell’aria, fugge in alto (invece che inquinare il terreno, come può succedere con le centrali tradizionali, compresa l’EPR)
·        Una volta esaurito il potere del combustibile, il trattamento e lo stoccaggio delle scorie non è un problema per la straordinaria capacità dell’involucro in carburo di silicio di durare nel tempo (circa un milione di anni)
·        La sala di controllo della centrale modello è molto più semplice (quindi molto meno costosa)
·        non necessita della piscina di raffreddamento in cui nelle altre centrali si affondano i cilindri di uranio spento (si spegne automaticamente a 1.600 gradi Celsius, che è molto meno dei 2.800 gradi Celsius che è il punto di fusione delle sfere di grafite)
·        Il rendimento energetico è superiore a quello di un EPR, infatti l’HTR usa nel modo più efficiente possibile l’energia da fissione, poiché il carbonio ha sezione di cattura del carbonio 100 volte inferiore a quella dell’acqua.
·        l’HTR cinese ha il reattore abbastanza piccolo da essere montato con parti costruite in serie, è un progetto modulare, con componenti che s’incastrano come i mattoncini Lego. Le parti possono essere così fabbricate in luoghi distanti da quello di istallazione, spedite per ferrovia o per strada e montate una volta a destinazione, mentre le centrali convenzionali devono essere costruite sul posto, volta per volta, quasi nessuna componente è standardizzata, e ciò aggrava i costi.
·        Poiché l’HTR-10 stesso è un modulo, può aggregato insieme ad altri moduli, i quali possono essere tutti controllati dalla stessa, unica centrale fino a raggiungere il “taglio” energetico desiderato.
·        abbastanza economico da attrarre clienti di Paesi non stracolmi di fondi (a parità di potenza costa, proprio per la sua semplicità strutturale e la sicurezza intrinseca, mediamente circa 150 milioni di Euro ovvero un decimo di un EPR prefabbricato (1.5 miliardi di euro) e la ventesima parte di un EPR “ad hoc” (3 miliardi di euro) 
·        La temperatura di esercizio è circa 900-1'000°C quindi si può facilmente ottenere (cioè a basso costo), come prodotto derivato (ad es. per elettrolisi), l’idrogeno, il carburante del futuro
·        Per il precedente punto, associato ad una centrale a celle combustibili (che usa l’idrogeno prodotto dal pebble bed), può facilmente produrre ulteriore energia “pulita” senza ulteriori costi di esercizio
·        Come i reattori autofertilizzanti o ibridi, permette il recupero delle scorie di reattori convenzionali, in altri termini questo tipo di reattore consente di “bruciare” il plutonio (considerato oggi per lo più un rifiuto), fertilizzando il torio (2,5 volte più abbondante dell’uranio sulla crosta terrestre)
·        ulteriori applicazioni del calore a bassa temperatura (ad esempio il tele-riscaldamento e/o la desalinizzazione dell’acqua).
·        consente una notevole flessibilità nella scelta dei combustibili senza modifiche sostanziali nella geometria del nocciolo.

Svantaggi:
·        non può essere usato a scopi militari (produrre armi od essere usato in sottomarini).

 Forse ora si capisce perchè UK-USA non l'ha usato, eh?!

Adesso perfino alcuni ecologisti cominciano a non odiare la Bomba. Infatti James Lovelock, il noto ecologista britannico che ha costruito il mito di Gaia (dice che la Terra, nel suo complesso è un meccanismo auto-regolantesi, quasi un sistema «vivente») ha ammesso che l’atomo è una delle poche speranze di scongiurare la catastrofe climatica:
James Lovelock, l'ideatore del concetto di Gaia (la Terra come organismo vivente e dotato di una propria coscienza)
 «L’opposizione all’energia nucleare è basata su paure irrazionali alimentate dai film catastrofici di Hollywood, dalla lobby ecologista e dai media. Anche se i rischi fossero reali, il che non è, il suo uso pone una minaccia insignificante in confronto ai pericoli delle ondate di calore letali e del livello del mare che affogherebbe le città costiere» a causa del riscaldamento globale.

Un nuovo terrorismo scaccia il vecchio terrorismo, il prossimo allarmismo scaccia il precedente allarmismo.

 Da quanto esposto (chi lo volesse approfondire ha da sbizzarrirsi sui siti consigliati ma anche altri, visto che molti si stanno interessando del problema) traggo  la conclusione che abbiamo buone prospettive di rimaniere indietro, se continueremo a essere focalizzati dai mezzi di "distrazione" di massa su "ca..ate" come le vicende sessuali del premier o come i capricci della subrettina Belen e del suo ganzo-gonzo Corona, ovvero le masturbazioni politiche sulle finte lotte di futuristi-leghisti-centristi-progressisti o quelle di altro tipo di "sorelli & fratelle" del  "grande fratello" televisivo. 

Un mondo migliore è possibile, a patto di guardare oltre l'oscurantismo messo in scena sul palcoscenico del teatrino quotidiano...
A tutti buona fortuna

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