venerdì 19 novembre 2010
Napoli, 19/11/2010

E con ciò scrivendo (mi riaggancio al precedente post) intendo dire che non mi piace anche come Saviano e Fazio hanno condotto la loro nuova trasmissione: perché, invece di fare sensazionalismo e passerella mediatica per la strana coppia Fini-Bersani, non hanno affondato il coltello nella piaga, per cercare di sviscerarla?
Fa impressione a vederlo. E non si sente la puzza,...
Mi riferisco al problema dei rifiuti in Campania che non è separato dal problema dell’infiltrazione criminale nel Nord Italia. Perché? Io la vedo così: solo chi ha altri mezzi informativi, oltre la TV ed i quotidiani, sa già da tempo che le aziende del Nord che vengono al Sud per “gestire” i servizi, in realtà ci fanno “il” servizio (cioè lo mettono al c..o a tutti noi) per i seguenti motivi:

a)      prendono i soldi di start-up attraverso il meccanismo FAS-CE (Fondi per le Aree Sottosviluppate della Comunità Europea)
b)      il delinquente in giacca e cravatta, magari col portatile in borsa, si presenta all’imprenditore proponendo di fornirgli (e gestire, senza problemi di scioperi) il personale
c)      di fornirgli i fondi che la banca (bastarda!, ha fatto i giochetti con le azioni farlocche, ci ha perso una “barca” di soldi ed ora la se la prende con la popolazione..) per la cosiddetta stretta creditizia non gli vuole più dare
d)      di non fargli mai mancare materie prime (il fornitore deve fare il suo dovere altrimenti gli spezzano le cosce…)
e)      di non fargli mai mancare clienti (già sanno che devono prendere i prodotti dell’imprenditore “amico”, altrimenti ci arrabbiamo…)
f)        deve solo dividere un po’ del suo guadagno con loro e obbedire agli ordini (compra da questo e non da quello, vendi a quest’altro e non a quell’altro)

neh!, ma quale imprenditore, fatti due conti, non accetta? Anzi magari gli dice pure: “Potevi venire prima…!”

Traggo da un articolo di Panorama n. 41 del 07/10/2010 un piccolo numero di aziende che gestiscono l’affair dei rifiuti in Campania:

-         Enerambiente (Veneto) organizza dal 2006 la raccolta dei rifiuti nel centro storico di Napoli per conto del comune
-         Lavaget (Savona)
-         Docks (Genova)
-         Azienda (non nominata, per segreto istruttorio) con sede legale a Roma
-         Azienda (non nominata, per segreto istruttorio) con sede legale a Milano
-         Azienda (non nominata, per segreto istruttorio) con sede legale a Venezia (un’altra)

Inoltre zio Silvio e zio Guido non hanno mai spiegato perché i seguenti tredici (13) impianti di lavorazione a freddo dei rifiuti (che siano TBM, Trattamento Bio-Meccanico, o STIR, Stabilimenti di Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti, o CDR, Combustibile Derivato da Rifiuti, o impianti di compostaggio e quant'altro ancora) i quali stanno marcendo, che non avrebbero mai fatto sorgere il problema rifiuti in Campania, che darebbero lavoro a tante persone, che non sono inquinanti, che farebbero arrivare poca roba all’inceneritore, che non farebbero sorgere l’esigenza di costruire altri inceneritori dell’Impregilo, azienda del Nord molto legato a quella "brava ragazza" della Marcegaglia.

L'elenco degli impianti che non funzionano (tratto da un articolo della brava Valeria Chianese, sul link http://www.avvenire.it/Cronaca/) è:

·        Caivano (NA)
·        Castel Volturno (CE)
·        Eboli (SA),
·        Giffoni Valle Piana (SA),
·        Molinara (BN)
·        Napoli
·        Polla (SA)
·        Pomigliano d’Arco (NA)
·        San Tammaro (CE)
·        Teora (AV)
·        Trentola Ducenta (CE)
·        Vallo della Lucania (SA)
·        Villa Literno (CE)

In tutto questo non c’è che qualche isolato giornalista, giudice, politico ad occuparsi del perché le cose che altrove funzionano (perché i rifiuti li producono tutti, o no?) qui non si riescono nemmeno a far partire.
In seguito affronteremo del triste settore energia, alternativa e non.

Dedico un ultimo pensiero alla denuncia di chi trama nell’ombra, citando un tizio che stava dentro il sistema:
"Il mondo si divide in tre categorie di persone: un piccolissimo numero che fanno produrre gli avvenimenti; un gruppo un po' più importante che veglia alla loro esecuzione e assiste al loro compimento, e infine una vasta maggioranza che giammai saprà ciò che in realtà è accaduto".
(Nicholas Murray Butler, membro del CFR - Council on Foreign Relations)

Ne ho da dire ancora sull’immondizia, specie del sistema THOR di Paolo Plescia (del CNR, mica un inventorucolo qualunque…) ma se ne parla un’altra volta

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