giovedì 25 novembre 2010
Napoli, 25/11/2010

Ed anche di questo quasi nessuno parla … una felice eccezione è la presentazione di THOR su La7 che si può vedere al seguente link

Quanto sia oneroso e problematico il trattamento dei rifiuti, lo dimostra la “tragedia” della Campania alla quale media e istituzioni stanno prestando la loro allarmata attenzione in questi giorni.
Come se ce ne fosse bisogno, ci stiamo tragicamente e vergognosamente rendendo conto che il costo e gli effetti sulla salute dell’uomo e dell’ambiente stanno diventano insostenibili, se si lasciano andare le cose come vanno.

Mare di rifiuti abbandonati alle falde del Vesuvio: un immagine che non vorremmo mai più vedere
Ma gli RSU (i rifiuti solidi urbani), come forse non è tanto noto, possono rappresentare anche una risorsa. In questa direzione va THOR (Total house waste recycling - riciclaggio completo dei rifiuti domestici), un sistema sviluppato dal prof. Paolo PLESCIA, del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) insieme alla Società ASSING SpA di Roma, che permette di recuperare e raffinare tutti i rifiuti e trasformarli in materiali da riutilizzare e in combustibile dall’elevato potere calorico, senza passare per i cassonetti separati della raccolta differenziata.

Un impianto pilota è stato realizzato in Sicilia nel 2008 ma non è ancora stato preso nemmeno in esame un impiego su piccole, media o larga scala del THOR per affrontare l’emergenza rifiuti.

THOR - L’aspetto esteriore non dice molto ma è la qualità del suo prodotto a fare la differenza

THOR è un passo oltre la raccolta differenziata e il semplice incenerimento, con cui i rifiuti diventano una risorsa e che comporta un costo decisamente inferiore a quello di un inceneritore. Thor  è una tecnologia ideata e sviluppata interamente in Italia dalla ricerca congiunta pubblica e privata, che si basa su un processo di raffinazione meccanica (meccano-raffinazione) dei materiali di scarto, i quali vengono trattati in modo da separare tutte le componenti utili dalle sostanze dannose o inservibili.

Riassumo in breve le caratteristiche del THOR

Vantaggi:
·        Può essere usato per smaltire i circa 6 milioni di tonnellate di ecoballe ad oggi (25/11/2010) stoccate nei depositi campani senza costose lavorazioni preliminari
·        i materiali di scarto vengono trattati in modo da separare tutte le componenti utili dalle sostanze dannose o inservibili [i residui a fine ciclo si possono utilizzare per costruire laterizi impiegabili in edilizia]


mattoni forati ottenuti da polveri inerti


 
·        i rifiuti vengono ridotti a dimensioni microscopiche, inferiori a dieci millesimi di millimetro.
·        Il risultato è una materia omogenea, purificata dalle parti dannose e dal contenuto calorifico, utilizzabile come combustibile e paragonabile ad un carbone di buona qualità
·        il prodotto si può usare sia come combustibile solido o pellettizzato oppure produrre bio-olio per motori diesel attraverso la ‘pirolisi’.
·        Non è necessario tenerlo sempre in funzione, anzi, viene acceso solo quando serve
·        progettato anche come impianto mobile, utile per contrastare le emergenze e in tutte le situazioni dove è necessario trattare i rifiuti velocemente, (può essere montato su un camion o su navi)

THOR - Impianto mobile
·        il ciclo avviene senza scorie e senza miasmi (i bio-gas possono essere utilizzati per il funzionamento dello stesso TOR o , se in eccesso, stoccati per essere bruciati in normali impianti termoelettrici) e senza impegnare spazi di grandi dimensioni
·        Il prodotto che esce da THOR è sterilizzato perché le pressioni che si generano nel mulino, dalle 8.000 alle 15.000 atmosfere, determinano la completa distruzione delle flore batteriche, e, in aggiunta, è esente da odori della fermentazione.

Con THOR batteri cancellati


·        costo di costruzione contenuto (un impianto da 4 tonnellate/ora occupa un massimo di 300 metri quadrati e ha un costo medio di 2 milioni di euro) cioè 1/250 (lo 0,4%) dell’inceneritore di Torino che, una volta terminato, costerà alla collettività 250 milioni di €!
·        la gestione costa solo 40 €/ton di rifiuti (non vi sono spese legate allo smaltimento delle scorie e ceneri per gli inceneritori, o della gestione degli odori da fermentazione e dei gas delle discariche perché tali sottoprodotti sono assenti per la completa distruzione delle flore batteriche, grazie all’alta pressione) quindi si spende, per trattare ogni tonnellata di rifiuti, una frazione 1/2,5 volte (il 40%) del costo della discarica e meno di 1/8 (il 12,5%) di quello dell’inceneritore

confronto economico THOT / Inceneritore

·        un THOR di taglia medio-piccola può trattare 20.000 ton/anno, che poco più di quello che produce un’area urbana di 5'000 abitanti: 50 ton/giorno da cui si ricavano 30 tonnellate di combustibile, 3 tonnellate di vetro, 2 tonnellate tra metalli ferrosi e non ferrosi e 1 tonnellata di inerti, nei quali è compresa anche la frazione ricca di cloro dei rifiuti, che viene separata per non inquinare il combustibile
·        abbinato ad un dissalatore (con utilizzazione dell’energia termica prodotta dallo stesso THOR), inoltre, produce acqua potabile

Svantaggi:
·        nessuno, a parte che, costando poco sia l’impianto sia la sua gestione, è meno “appetitoso” per il malaffare

Chi: Istituto di studi sui materiali nanostrutturati (ISMN) del CNR
Per informazioni: Paolo Plescia, Istituto di studi sui materiali nanostrutturati (ISMN) del CNR, tel. 06.90.67.28.26, e-mail: paolo.plescia@ismn.cnr.it, p.plescia@assing.it

Ufficio Stampa Cnr Rosanna Dassisti
tel. 06.4993.3588
rosanna.dassisti@cnr.it

Qualche altro link utile


Per chi vuole approfondire consiglio la seguente presentazione Slide Cast (fatta dallo stesso Plescia) dal sito http://scaloni.it/popinga/raffinazione-dei-rifiuti-lo-slidecast/  in cui viene descritto anche un altro brevetto del CNR, il micronizzatore REFOLO, per il recupero dei rifiuti speciali.

Chissà che qualche amministratore illuminato e non corrotto si interessi al miglioramento della nostra vita civile…

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AlexFocus 

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