domenica 3 aprile 2011
cacciatore, visto alla parte del bersaglio
Napoli, 04/04/2011


Non immaginavo che la forza descrittiva della Bibbia fosse così precisa ma nei giorni scorsi mi sono reso conto, ancora una volta, che tutto è scritto. Da qualche tempo all'ora di pranzo son solito desinare con alcune persone che si "dilettano" di pesca o di caccia o di entrambi: ovviamente su tali argomenti, dato che mi scoccio di stare li pazientemente ad aspettare che la preda abbocchi all'amo ed aborrisco l'idea di sparare piombo ad un essere che peserà un centesimo (o meno)  di me. Ma ognuno ha i suoi difetti, io pure, quindi non mi sono fatto carico di convertirli ad uno stile di vita più etico. Piuttosto ho cercato di sensibilizzarli sui temi del signoraggio (primario e secondario), della gestione massonica della politica e della storia, dell'inganno che ci fa vivere in una specie di Matrix (non la trasmissione televisiva ma la serie di film), alla Costituzione scritta disattesa (nei fatti) almeno per quanto riguarda gli artt. 1, 11, 21, 31. 
Impiegato medio nello svolgimento delle sue funzioni
Mi sa che, anche se hanno fatto finta di seguirmi, il loro animo è rimasto trogloditicamente inerte, seppur con vari gradi di comprensione. Eppure ancora non mi sentivo di censurarli, anzi mi ero assunto, non richiesto, il compito di Morpheus con Neo, proporre la scelta tra la pillola blu (tutto rimane com'è) e quella rossa (ti risvegli, a volte dolorosamente dalle tue illusioni). 

 Seppure abbia usato sempre il pronome possessivo "noi" per indicare che non mi mettevo al di sopra di loro, che mi sentivo immerso nella loro stessa condizione umana ma che percepivo delle cose che loro non avevano (forse) nemmeno immaginato mi sono trovato il dito puntato addosso, come succede quando si parla di novità (prima reazione: incredulità e c'è stata; seconda reazione: opposizione violenta; terza reazione: non può essere che così).

Atteggiamento tipico di chi vuole riversare su di te le sue pecche
Alla fin fine, un gruppo di tre cavernicoli mi ha dedicato una sequela di invettive (giovedì scorso), puntandomi il dito addoso, usando il possessivo "tu": la prima (violento) mi è venuta da uno che, oltre ad essere lordo del sangue di innumerevoli animali, possiede (forse usa pure..) delle armi al limite della legalità; la seconda (frustrato) da uno che prima ostenta grande libertà poi mi rimprovera di voler sfidare il sistema che è "troppo forte"; infine la "perla" negativa (perdente) me l'ha dedicata uno che non ha nemmeno il coraggio di esprimere un'idea (se mai ne havuta una propria). Nessuno di loro fa attività sociale o politica o culturale (perlomeno non ne parlano) quindi dedico loro il seguente pezzo del Vangelo di Luca.
Luca libro 6, versi 39-42
[39]Disse loro anche una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt'e due in una buca? [40]Il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo maestro. [41]Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo? [42]Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello. 

Possibile epilogo di una battuta di caccia
E poi gli propongo una piccola variante alle proprie battute (di caccia): se proprio vi piace questo sport perchè non andate in qualcche paese dove è legale la pena di morte, vi chiudete ad armi pari con un condannato in una foresta recintata (cioè se siete in dieci con 50 colpi ognuno, il condannato ne avrà a disposizione 500) e fate a chi esece vivo da lì? Mi sembra più sportivo...

AlexFocus


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