mercoledì 14 dicembre 2011

Napoli, 14/12/2011

Nell’impossibilità pratica di stampare un libercolo anche piccolo per tante persone (sarebbero necessarie migliaia di copie), metto a disposizione di tutti il seguente micro-trattato di economia, tratto da un semplice ed efficacissimo testo di Savino Frigiola ed il “Manifesto dei Tre Punti” elaborato dallo stesso per la risorgenza dell’Italia. Per leggerli bastano 20 minuti poi o li si amerà o li si odierà, ma non potranno lasciarci indifferenti, l’importante è non avere gli occhi foderati di “ideologia, quella brutta bestia che pensa al posto tuo” (Jean-François Revel). Poi, forse, si capirà per chi lavora Mario Monti: non certo per lavoratori, disoccupati e pensionati; come diceva Ettore Petrolini “I soldi bisogna prenderli dove si travano: dai poveri. É vero che ne hanno pochi, ma loro sono tanti!”.
Alex Focus

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Editing e composizione a cura di Alex Focus per Azione Popolare e Lotta di Popolo

Edizione ITALIANA

Introduzione Figurata

per Apprendere Rapidamente il Meccanismo della

TRUFFA del SIGNORAGGIO

Tratto dal volume:

ALTA FINANZA E MISERIA – L’usurocrazia mondiale sulla pelle dei popoli, 
 di Savino FRIGIOLA, 
ed. ControCorrente, 2008


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Il presente lavoro ha scopo di divulgazione, ad uso delle organizzazioni sociali impegnate sul territorio per l’istruzione del popolo e l’organizzazione di manifestazioni contro lo strapotere delle elité bancarie e degli speculatori internazionali il cui obiettivo, da sempre, è tenere nascosta alle masse la verità.

La pubblicazione e diffusione di questa sintesi è stata autorizzata dall’Autore e dalla casa editrice ControCorrente. Le splendide tavole sono opera del disegnatore Laurent De Bona.

Questa iniziativa è collegata alla formazione dei Club dei Tre Punti (si veda manifesto a seguito del testo).

L’eventuale segnalazione di errori e/o omissioni è gradita all’indirizzo email:  alexfocus@alice.it  ovvero al cellulare +39.338.81.52.862
  

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“L’ISOLA DEI NAUFRAGHI”
Un sistema monetario basato sul debito
Libera riduzione di Vittorio SOLDAINI

SUPERSTITI DI UN NAUFRAGIO


Fig. 1

Cinque naufraghi canadesi approdarono su di “un’isola!”. Esultarono Frank, carpentiere, Paul, coltivatore, Jim, Allevatore, Harry un agricoltore ed infine Tom, tecnico minerario. Paul rilevò che il terreno era adatto alla coltivazione, Harry scoprì alcuni alberi da frutto, Frank trovò una grande varietà di legname per costruire le case per  tutti. Tom trovò segni di ricchi giacimenti. Divenne l’isola della Salvezza.

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UN’ISOLA PROVVIDENZIALE

Fig. 2


Per i nostri cinque uomini, metter piede sulla terra era come ritornare alla vita, dalla tomba. Una volta asciugati e scaldati, il loro primo impulso fu di esplorarla. Un’indagine rapida fu sufficiente per sollevare il loro spirito. Giudicando dalle greggi degli animali semi-domestici che incontrarono, dovevano esserci stati altri uomini in passato. Jim, l’allevatore, era sicuro che avrebbe potuto addomesticarli e metterli al loro servizio.
Paul rilevò che il terreno dell’isola, per la maggior parte, era adatto alla coltivazione.
Harry scoprì alcuni alberi da frutto che, lavorati in modo corretto, potevano dare buoni raccolti.

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VERA ABBONDANZA

Fig. 3

L’isola della Salvezza, con il lavoro dei cinque uomini, divenne ricchissima di ogni bene necessario alla vita.
La ricchezza non era quella relativa all’oro od alle banconote, ma di alimenti, vestiti, abitazioni, spiritualità; di tutte quelle cose necessarie alle esigenze umane.
Ognuno curava anche i suoi affari senza far mancare nulla ad alcuno.
Sapevano della grave crisi che aveva colpito il Canada per mancanza di soldi: c’erano le persone con le pance vuote ed i grandi magazzini pieni di alimenti che solo pochi potevano acquistare.
Sull’isola della Salvezza le tasse erano sconosciute ed i cinque non vivevano nel timore dell’arrivo dell’esattore.

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UN SERIO INCONVENIENTE

Fig. 4

I nostri uomini si riunivano spesso per trattare i loro affari. Nel sistema economico semplice, una cosa stava cominciando ad infastidirli: non avevano denaro.
Il baratto aveva relativi svantaggi: i prodotti da scambiare non erano sempre attuali o freschi quando si contrattava. A volte un uomo poteva avere un prodotto di grande valore che non poteva essere, però, compensato dai prodotti degli altri uomini in quel momento.
Con un sistema monetario ognuno avrebbe potuto vendere i propri prodotti agli altri per soldi. Con quei soldi avrebbe potuto acquistare dagli altri le cose che desiderava, quando le desiderava e quando erano disponibili.

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L’ARRIVO DI UN NUOVO NAUFRAGO

Fig. 5

Mentre discutevano videro una piccola barca con un solo uomo avvicinarsi all’isola. Si trattava di un naufrago. Gli dissero: “La terra e la foresta ci forniscono tutto. Mancano solo i soldi che agevolerebbero gli scambi dei nostri prodotti.”

Io sono un banchiere – disse raggiante Oliver - e posso realizzare il sistema monetario, Così avrete ciò che tutte le popolazioni civili hanno.”

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IL DIO DELLA CIVILTA’

Fig. 6


Sig. Oliver, - proposero i cinque - come nostro banchiere, la vostra sola occupazione su quest’isola sarà di occuparvi dei nostri soldi, nessun lavoro manuale.”
Come ogni altro banchiere – disse tronfio Oliver – effettuerò l’opera di forgiature  della prosperità della Comunità e pertanto soddisferò i vostri desideri, amici miei. Ma, in primo luogo, si deve scaricare la mia barca. In essa vi sono carta ed un torchi tipografico, completo di inchiostro. Inoltre vi è un piccolo barilotto che vi esorto a trattare con la più grande cura. Esso  contiene – proseguì Oliver con enfasi – il tesoro di tutti i sogni: è pieno d’ORO! Sì, amici miei, ho oro abbastanza per un continente. Ma l’oro non è fatto per la circolazione, esso deve essere nascosto, perché è l’anima dei soldi veri e l’anima è sempre invisibile. Ma vi spiegherò tutto quando riceverete il vostro primo finanziamento…”

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LA SEPOLTURA SEGRETA

Fig. 7


Oliver rivolse loro un’ultima domanda:
Quanti soldi vi servono per cominciare ad effettuare agevolmente i vostri commerci?
Dopo un po’ di calcoli decisero che 200$ ciascuno potevano bastare. Oliver, alla prima luce dell’alba, scavò un pozzo in cui rotolò il barilotto. L’oro era stato nascosto adeguatamente! Mise in funzione la sua piccola pressa per stampare mille biglietti della taglia di 1$. Il banchiere naufrago pensò tra sé:
Quanto è semplice fare i soldi coi soldi. Tutto il loro valore viene dai prodotti che permetteranno di acquistare. Senza prodotti queste banconote sarebbero senza valore. I miei cinque ingenui non lo realizzeranno mai. Realmente pensano che il valore dei loro soldi derivi dall’oro! La loro ignoranza mi renderà il loro padrone!

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DI CHI SONO I NUOVI SOLDI?
Fig. 8


I cinque pacchi di banconote erano sul tavolo, e il banchiere disse: “Gradirei la vostra attenzione. La base di tutti i soldi è l’oro. Ed esso, immagazzinato nella mia sede, è il MIO ORO, per conseguenza, i soldi sono i miei. Lo consegnerò a voi ma, come potete vedere, dovrete pagare l’interesse, penso che l’8% sia ragionevole
Oh, è abbastanza ragionevole, signor Oliver”.
Un ultimo punto, amici miei: ciascuno di voi dovrà firmare una carta. Con essa vi impegnerete a pagare sia l’interesse sia il capitale, sotto la pena della confisca delle vostre proprietà. Questa è una pura formalità. La vostra proprietà no è di nessun interesse per me. Sono soddisfatto solo con i soldi. E ritengo che otterrò i miei soldi e voi manterrete la vostra proprietà.

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UN PROBLEMA NELL’ARITMETICA
Fig. 9


E così le banconote del sig. Oliver entrarono in circolazione sull’isola. I commerci, semplificati dai soldi, raddoppiarono. Tutti erano felici, il danaro era veramente il sangue dell’organismo economico!
Poi Tom si accorse che, come gli altri, aveva firmato l’accordo per rimborsare Oliver, in un anno, 200$ più gli interessi: 16$, così chiese agli altri amici:
Siamo in grado di onorare i nostri obblighi? Se anche gli dessimo tutte le banconote presenti sull’isola, ci mancherebbero 80$ che non sono mai stati stampati. Abbiamo tantissimi prodotti, ma non abbiamo un solo dollaro. Così Oliver potrà impadronirsi dell’intera isola poiché tutti insieme non potremo restituirgli il capitale e gli interessi! Tutti cadremo nell’insolvenza ed il banchiere avrà tutto! Occorre fare subito una riunione per decidere in proposito, il banchiere si renderà disponibile per risolvere il problema”.  
Così decisero di chiedere una riunione ad Oliver.

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IL BENEVOLO BANCHIERE
Fig. 10



Oliver ascoltò attentamente Frank che spiegava: “Come potremo pagarvi 1’080$ quando ci sono soltanto 1’000$ sull’isola?
Rispose Oliver: “La differenza sono gli interessi. Non avete aumentato la vostra produzione?
Sicuro – rispose Frank – ma gli 80$per gli interessi non li ha nessuno. Voi chiedete i soldi, non i nostri prodotti. Avete stampato 1'000$ ma ne chiedete 1’080$!
Il banchiere, calmo, disse: “I banchieri, per il bene della comunità, si adattano sempre alle esigenze dei tempi. Vi chiederò soltanto gli interessi e continuerete a tenere il capitale.
Chiese Frank: “Ci state annullando il debito di 200$ che vi dobbiamo?
Oh, no!, - replicò Oliver - un banchiere non annulla mai un debito. Mi dovete ancora tutti i soldi che vi ho prestato. Se mi rimborserete ogni anno gli interessi non solleciterò la restituzione del capitale. Orbene, bisogna che vi organizziate come una nazione, realizzando un sistema di tassazione. Coloro che avranno più soldi, saranno tassati di più; i poveri pagheranno di meno. Assicuratevi che complessivamente possiate pagare gli interessi che mi dovete ed io sarò soddisfatto.

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OLIVER ESULTA

Fig. 11

Oliver rifletté:
Gli affari vanno bene. Questi ragazzi sono bravi operai, ma stupidi. La loro ignoranza e la loro ingenuità sono la mia forza.
Credono che abbia fatto naufragio e non immaginano che sia venuto qui apposta , con tutta la mia attrezzatura, per abbindolarli!!
Chiedono soldi ed io, invece, do loro le catene della schiavitù.
Potrebbero ribellarsi e gettarmi a mare!? Ma non credo!
Ho le loro firme. Sono gente onesta: sono lavoratori…
Sono stati messi in questo mondo per servire i finanzieri.
Sono il padrone dell’isola della Salvezza perché controllo i soldi dell’intera isola, potrei governare l’universo: banchieri, industriali, politici, militari, insegnanti, giornalisti; tutti sarebbero miei servi.
Le masse sono soddisfatte di vivere in schiavitù, quando chi comanda appartiene al partito politico votato da loro.

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IL COSTO DELLA VITA INSOPPORTABILE
Fig. 12


Le cose andavano i peggio in peggio.  La produzione era elevata ma gli scambi commerciali erano al minimo. Comparve il fenomeno della rarefazione monetaria. Coloro che pagavano le tasse più alte protestavano contro coloro che pagavano meno. Aumentavano i prezzi delle loro merci per compensare le perdite e la gente comprava meno. Il banchiere ammoniva contro il rischio dell’inflazione e raccomandava di avere fiducia. La gioia di vivere non c’era più. I prodotti erano venduti a bassissimo costo poiché non c’erano abbastanza soldi. Quando si riusciva a vendere, si dovevano pagare le tasse ad Oliver. Era una crisi reale e i cinque si accusavano l’un l’altro di tenere i prezzi troppo alti o di non consumare abbastanza. Harry pensò alla situazione ed arrivò alla conclusione che il “progresso”, introdotto dal sistema monetario, aveva rovinato tutto e decise di parlarne ai suoi amici. Cominciò con Jim e decisero di andare da Oliver per un chiarimento.

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TRATTATIVA CON UN IRREMOVIBILE

Fig. 13


Una vera tempesta scoppiò nelle orecchie del banchiere. “Sull’isola i soldi sono limitati, - portestatrono i cinque - inoltre ce li portate via in continuazione! Li paghiamo e ancora li paghiamo, ma ancora vi dobbiamo quanto all’inizio. Lavoriamo solo per lei, ma ugualmente non siamo a posto! Abbiamo la terra la più fine possibile, ma siamo più poveri di prima del giorno del vostro arrivo!
Oliver, con finta sorpresa replicò: “Un buon sistema bancario è il bene migliore del paese. Ma per funzionare al meglio dovete avere fiducia nel banchiere. Venite da me come da un padre… avete bisogno di più soldi? Il mio barilotto d’oro è sufficiente per molte migliaia di dollari in più. Vedete, è sufficiente che ipotechiate altre vostre proprietà e saranno disponibili altri mille dollari
Ed i cinque: “Così il nostro debito andrebbe a 2’000$! Dovremmo pagare il doppio di interessi e pagare così per il resto della nostra vita!
Ed Oliver: “Le vostre proprietà aumenteranno di valore ed io presterò più soldi. Non pagherete mai nulla più degli interessi e del capitale residuo. E potreste trasferire il debito di un anno al successivo
E i cinque: “Ed aumenteranno le tasse di anno in anno?
Ed Oliver: “Ovviamente, ama anche i vostri redditi aumenteranno ogni anno
Tom sbottò: “Così dunque, più il paese si sviluppa con il nostro lavoro, più il debito pubblico aumenta?
E Oliver concluse, trionfante: “Certamente! Niente debiti, niente progresso!

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THE WOLF DEVOURS THE LAMBS

Fig. 14


Questo è un sistema monetario sano, signor Oliver?”  chiesero i cinque uomini e loro replicò il banchiere: “Signori, i soldi veri son basati sull’oro e sono immessi sul mercato attraverso i debiti. Il debito pubblico è una buona cosa, mantiene gli uomini in competizione tra loro per aumentare la loro ricchezza. Come banchiere, io sono la torcia della civiltà e del progresso qui sulla vostra isola dove detterò le vostra politica e regolerò il vostro livello di vita.
Gli uomini stizziti dall’imposizione insorsero: “Signor Oliver, non prenderemo un altro centesimo da voi!” ed il sordido banchiere: “Signori, ricordatevi che ho le vostre firme. Quindi vi chiedo tutto il rimborso immediato, capitale ed interessi.
I cinque, sbigottiti: “Anche se vi dessimo tutti i soldi presenti sull’isola, ancora non saremmo sdebitati con voi!
E lui: “Avete o no firmato? Sì? – e poi infierì – Se non intendete adempiere ai vostri obblighi allora obbedirete con la forza. Continuerete a sfruttare l’isola, ma nel mio interesse e secondo la mia volontà!

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IL CONTROLLO DELLA STAMPA

Fig. 15


Oliver ora aveva il controllo dei soldi della comunità, ma sapeva che, per avere il controllo totale è necessario condizionare la gente con informazioni fuorvianti per distrarla dall’individuare la vera causa dei problemi. Oliver aveva colto l’attrito tra le convinzioni politiche dei cinque isolani divisi tra conservatori e democratici. Per mettere gli uni contro gli altri, con la sua pressa iniziò a pubblicare due settimanali, “Il sole” per i democratici, la cui linea era “se non siete più liberi la colpa è dei conservatori che provocano l’inflazione tenendo troppo alti i prezzi”, mentre l’altro giornale, “La stella” per i conservatori era sulla linea “la condizione rovinosa del debito pubblico è dovuta ai democratici traditori che effettuano baratti al di fuori della rete commerciale ufficiale”.
Le due fazioni litigavano tra loro ferocemente, dimenticando che il responsabile vero delle loro disgrazie era il banchiere, diventato padrone dei loro soldi, a causa della loro ingenuità.

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UN PREZIOSO RELITTO GALLEGGIANTE

Fig. 16

Il tecnico minerario, Tom, su una piccola spiaggia nascosta dall’erba alta, trovò in una lancia di salvataggio una cassa che conteneva dei documenti. C’era un libro: “Il primo anno di accreditamento sociale” e subito lesse: “I soldi sono strumento di misura dei valori. Sono di proprietà della comunità.”
Ogni volta che aumenta la produzione, deve aumentare la quantità dei soldi che devono essere emessi dalla comunità, senza indebitarsi, pagando le opere di pubblico interesse. Gli aumenti di produzione fanno aumentare, in modo corrispondente, la quantità dei soldi in circolazione”.
Tom avvertì immediatamente i suoi compagni sull’isola.


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SOLDI, CONTABILITA’ SEMPLICE

Fig. 17



Questo  – disse Tom – è ciò che potevamo già fare senza aspettare un banchiere ed il suo barile d’oro e senza sottoscrivere alcun debito”.
Apro un conto in nome di ciascuno di voi. Nella colonna destra metto gli accreditamenti, in quella sinistra le spese vanno sottratte dal vostro conto. Tutto ciò è possibile partendo da un accredito, senza pagare interessi a nessuno.”

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LA DISPERAZIONE DEL BANCHIERE

Fig. 18


Oliver capì tutto, ricevette una lettera firmata dai cinque:
Egregio signore, senza nessun motivo ci avete immersi nel debito e ci avete sfruttati. Non avremo più bisogno di usare il vostro sistema monetario. D’ora in poi avremo tutti i soldi necessari senza bisogno di oro, nè fare debiti o pagare tasse. Stiamo sostituendo immediatamente la vostra moneta indebitata con quella accreditata.”
Oliver avvertì che il suo impero si stava sbriciolando. Si accorse che questi uomini avevano scoperto da dove proviene il valore della moneta e capì che la loro scoperta si sarebbe diffusa rapidamente in tutto il mondo. Disse Oliver: “Questi uomini hanno scoperto il valore indotto della moneta. La loro dottrina si spargerà molto più rapidamente della mia. Dovrei elemosinare il loro perdono? Divento uno di loro? IO, un finanziere ed un banchiere? Mai! Piuttosto proverò ad andarmene da questa maledetta isola!”

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LA FRODE SMASCHERATA

Fig. 19


I nostri cinque uomini decisero di farsi firmare dal banchiere un documento che dichiarasse che tutti i beni esistenti sull’isola erano di loro proprietà, compreso il torchio tipografico ed il famoso barilotto di oro del quale Oliver dovette rivelare dove l’avesse nascosto. Il barilotto era sorprendentemente leggero per essere pieno d’oro.  “Se fosse pieno d’oro, doveva essere molto più pesante.”
Ma quale oro? C’era solo qualche pietra! Per pensare ad una truffa così perversa bisogna proprio odiare tutta l’umanità!”
Il carpentiere indispettito alzò l’ascia ma il banchiere era già fuggito nella foresta.

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ADDIO ALL’ISOLA DELLA SALVEZZA

Fig. 20


Una nave, incrociando, l’isola fuori della rotta di navigazione, notò dei segno sull’isola e mandò una scialuppa a controllare. I nostri uomini, saputo che  la nave era in viaggio per l’America, salirono a bordo e, non potendo portare altro, presero con loro la documentazione sull’emissione monetaria e si impegnarono solennemente a diffonderla in tutto il Canada dove avrebbero parlato della loro esperienza, proprio per non permettere mai più che l’umanità si trovasse schiava del debito fittiziamente creato ed imposto dalla consorteria dei banchieri.   


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Considerazione Finale dell’Autore

Purtroppo siamo ancora nella stessa situazione dei 5 uomini sull’isola sotto il giogo del banchiere, con l’aggravante che dal 15 agosto 1971, con la caduta dei patti di Bretton Woods, sappiamo tutti ufficialmente che qualunque moneta vive di vita propria senza la necessità di nessuna riserva aurea. Il valore al titolo cartaceo è conferito dai cittadini che la utilizzano ed a questi deve essere accreditato il controvalore che si consegue al momento dell’emissione.
In difetto di ciò continuiamo tutti, esclusi ovviamente i banchieri, ad essere più sprovveduti di loro.   

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Nota di Alex Focus

La storia rappresentata ha molta attinenza con una vicenda reale, la moneta dell’Isola di Guernesey, avvenuta nel 1822 in una delle isole normanne del Canale della Manica (che non finì bene per gli abitanti dell’isola, brutalmente repressi dalle criminali autorità britanniche), e ricordata da Geltrude COOGAN nella sua opera “I creatori della moneta”, ed. di Ar, 1998, come ricordato anche da Bruno TARQUINI nel suo “La banca, la moneta e l’usura” ed. ControCorrente, 2010.

Uno dei motivi di fondo dell’attivismo nel senso della divulgazione dei meccanismi perversi del signoraggio, in questa fine 2011, è stata l’accelerazione improvvisa dell’azione devastante della globalizzazione che, sotto i colpi di una falsa crisi economica indotta dalle forze sataniche del potere finanziario, ci sta prepotentemente spingendo tutti verso una crisi reale della economia delle famiglie, della società, dello spirito. 


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