martedì 17 gennaio 2012

Napoli, 17/01/2012

Un amico mi ha segnalato sul link http://www.darkmoon.me/2012/lamerica-segnata-a-cura-di-paul-craig-roberts/

Bradley Manning, prima

l’articolo di Paul Graig Roberts, che nasce come economista e vice segretario al Tesoro USA ma, più importante, è un intellettuale che da tanto tempo è sul fronte dei diritti umani, autore di coraggiose denunce, ispirate da una cultura controcorrente rispetto al conformismo inchinato della maggior parte dei giornalisti e di coloro che, pur di mettersi in mostra e guardare al proprio tornaconto, fanno funzionare più la lingua che la coscienza.

In questo pezzo Roberts traccia un ritratto impietoso, crudo, senza
Manning dopo la tortura
appello per il regime stunitense: il suo stesso popolo minacciato se si ribella alle ingiustizie, se denuncia i crimini di guerra, se chiede il rispetto delle leggi anche a quelli che

dovrebbero emanarle, proteggerle, applicarle e che riceve, come premio, incarcerazione senza avvocati, in regime duro, senza limiti temporali, senza “habeas corpus”.
Gli Stati Uniti, una volta gloriosi, in cui un soldato che ha denunciato un grave crimine di guerra, Bradley Manning (quello che ha passato i file a Julian Assange, il patron di WikiLeaks), come era suo preciso dovere, ora è sottoposto a tortura, come se fosse uno dei criminali che lui ha denunciato ed è ridotto in condizioni infime.

Il problema non è tanto e non solo pratico ma culturale: quando un popolo accetta, permette che i suoi soldati, per ordine dei loro capi politici e militari, usino la tortura per opprimere coloro che si ribellano all’invasione ingiustificata, alla guerra indiscriminata contro i civili (i morti non in armi sono chiamati eufemisticamente “perdite collaterali”) allora quel popolo mette le basi per la propria fine e, per giunta, con le proprie, stesse mani.
Cultura USA di morte
Quella stessa cultura di tortura e di morte, praticata sicuramente con alterigia durante la presidenza Bush e, pur in modo leggermente dissimulato ma ampiamente, anche dal cosiddetto “democrat” Obama. Sotto la cui “guida illuminata” si sta compiendo il massacro del bene maggiore di cui disponeva, finora, il popolo americano: la libertà…

Alex Focus

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