sabato 26 gennaio 2013


Napoli, 27/02/2013


In questi giorni ci stanno “bombardando” (sottinteso i “mezzi di disinformazione o di distrazione di massa”) con i messaggi che rievocano i morti ebraici nei campi di concentramento tedeschi e la chiamano “shoah” cioè “distruzione” (in ebraico). Non dico, per essere solidali con quelli che soffrirono e morirono in Germania e in tutta Europa, che si debba fare per forxa, prima e finalmente, un po’ di chiarezza sul numero vero dei deceduti, sul metodo omicidiario (se vi fu vera volontà sterminazionista), sulle condizioni in cui versarono quegli sfortunati esseri umani ma perché ci si dimentica, con una pervicacia incrollabile, degli altri genocidi?

Questa giornata della memoria, tra parentesi, è considerato un unicum al quale non è stato associato NESSUN altro genocidio, come ad esempio (in un semplice ordine temporale):
  1. quello dei nativi americani uccisi da inglesi prima, da americani poi (1607-1890, 90 milioni... senza parole)
  2. i Congolesi (per quasi un secolo, dal 1860 al 1960, decine di milioni morirono a causa dei colonizzatori Belgi dell’avido re Leopoldo, per la brutale repressione delle ribellioni, dovute all’inumano sfruttamento delle risorse naturali, con punizioni che andavano dalla fustigazione alla mutilazione di mani, piedi, mammelle per le donne),
  3. gli Herero, 1904-1907 in migliaia massacrati dai tedeschi
  4. in Kenia, tra il 1913 ed il 1920, nato come protettorato britannico, i Mau Mau morirono, torturati, mutilati in 90'000 per rivendicare le loro terre occupate dagli iglesi, nei cui manuali dell’esercito nacque il termine “terrorismo” come “scientifico insieme delle tecniche di guerra ANTI-UMANA per domare le ribellioni in modo esplosivo, sanguinoso, terrorizzante” ed ancora adesso la parola “interrogatorio” causa impressione, agitazione
  5. quello degli Armeni per mano dei dunmeh turchi (1914-'15, 1,5 milioni),
  6. quello dei kulaki-mujik (piccoli proprietari terrieri e semplici contadini) russi "grazie" ai bolscevichi (1917-'21, circa 15 milioni),
  7. quello degli Ucraini nell’Holodomor (per mano dei sovietici, dal 1929 al 1933),
  8. quello dei Cambogiani "epurati" per mano dei Kmer rossi di Pol Pot (1975-'79, 3'300'000),
  9. quello degli abitanti di Timor est da parte delle truppe di occupazione dell'Indonesia (1991, 400 persone),
  10. quello dei Tutsi (e degli stessi Hutu che non volevano collaborare al massacro) nel Ruanda per mano degli Hutu (1994, 1'000'000),
  11. quello dei musulmani-Bosniaci a causa dei serbo-bosniaci di Ratko Mladic (1995, 10'000 persone), addirittura sotto gli occhi inerti e colpevoli del contingente europeo che avrebbe dovuto impedire quel che è accaduto
  12. in Iraq e Afghanistan, per mano USA (dal 1991 ad oggi) vi sono stati (incalcolabili grazie alla propaganda UK-USA) 3 milioni di morti e feriti, 2 milioni di invalidi, 1,5 milioni di persone clinicamente impazzite, centinaia di migliaia di contaminati da sostanze chimiche e nucleari, tra i 5 e gli 8 milioni di sfollati e dispersi, devastazioni dell'agricoltura, dei monumenti, dei musei; l'Afghanistan (dove i talebani avevano distrutto tutte le coltivazioni di papavero) sotto il governo fantoccio degli USA è diventato il maggior produttore di droga del mondo; in Iraq a maggio 2003 è stata sganciata una bomba termonucleare da 5 kton sull'area abitata di Sadr City per vincere la resistenza di Moqtada al-Sadr (vedi servizio di RaiNesw24)
  13. quello degli Ivoriani in corso (la Costa d’Avorio è un terriorio ricco di risorse quindi che scatena gli appetiti famelici dei colonialisti di sempre)
  14. quello dei Sudanesi prima nel Darfur ed ora nel Kordofan,   
  15. ed i palestinesi per la pulizia etnica sionista e le rappresaglie israeliane per le ribellioni nei campi profughi (dal 1948 fin'ora, 800'000 vittime).

L'istituzione del 27 gennaio come giorno della memoria, a senso unico, è avvenuto per mezzo della maggior agenzia pubblicitaria del mondo (cioè Hollywood, che aveva scritturato il giovanissimo regista Alfred Hitchcok) in nome dell'OLODOGMA (ovvero "religione dell'olocausto ebraico") e non penso che sia possibile, oltre che dignitoso apparentare ad un numero mai verificato (scientificamente) il nostro milione di morti "napolitani".
Credo che sia più appropriata una forte manifestazione di protesta per PRETENDERE che TUTTI i morti per genocidio siano ricordati il 27 febbraio, altrimenti ci sceglieremo un ALTRO, distinto GIORNO, siano ricordati quelli che si sono battuti contro la perfida Albione e contro la sua satanica filiazione d'oltreoceano, oltre che a causa dei colonialisti di ogni risma e nazionalità.
E se qualcuno ne conosce altri, gradirei me li comunichi, per allargare questa incompleta panoramica.

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