martedì 4 giugno 2013

Napoli, 04/05/2013

Enrichiello Letta si dà un pugno da solo? Beh, forse sta capendo qualcosa di importante

Il paese è soffocato da un debito (illegale, pertanto detestabile) ed il capo del governo, Enrico Letta, che fa? Va ad inchinarsi al potere bancario-eurocratico della BCE, della Commissione UE, .

Il nostro sistema industriale è ad un passo dal collasso, con centinaia di migliaia di persane che hanno perso il lavoro e quasi un giovane su due che non riesce a trovare il primo impiego ed i ministri che fanno? Tutti, cincischiano sulla contrapposizione presidenzialismo o semi-presidenzialismo, come se fosse il problema dei problemi.

Le maggiori imprese (Finmeccanica, Ilva, Snam) sono sotto attacco, congiunto, dalle potenze estere nostre concorrenti e da una magistratura che lascia marcire milioni di cause “ordinarie” ma per altre trova la via preferenziale, perché li mette sotto i riflettori, gli dà una visibilità giusta per fare la carriera automatica, a prescindere dalle cavolate che possono fare nello svolgimento del loro delicato incarico. Ed i politici che dicono? Nulla

La settimana scorsa Carlo Sibilia, un neoeletto del M5S alla Camera dei Deputati, ha lanciato una “bomba” mediatica parlando del signoraggio al Capidoglio e rivolgendosi direttamente al sig. Letta (pardon, al Presidente, altrimenti la Sereni o la Boldrini mi denunciano per vilipendio di carica pubblica…).
E quale è stata la reazione? Silenzio assoluto. Il muro di gomma ha retto.
Come sempre, ma non sarà così per sempre…
Il nostro esecutivo ha poco tempo per non perdere le occasioni epocali che deve fronteggiare, ma credo che non sarà in grado di risolvere alcunché: per le oligarchie va bene che noi si diventi sempre più schiavi, deboli, disorganizzati, soli di fronte allo strapotere bancario nella immane, spietata, genocida lotta dell’oro contro il sangue… Comunque le pecore tristi, che abbiano o meno potere, stanno per andare al macello.

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