domenica 9 febbraio 2014


Napoli, 09/02/2014

Lo ammetto: sono stato stimolato di un articolo di Marco Cobianchi sul settimanale Panorama n. 4 del 22 gennaio 2014, “Da Dieudonnè alla Kyenge, il conformismo impera
Cos’è un eretico?
Inizialmente, agli albori della civiltà, l’eresia era semplicemente prendere in considerazione delle ipotesi non contemplate dalla Chiesa (od, in altre religioni, dal rabbino, dal mufti, dal cavolo di “venerato maestro” che si sceglie come riferimento acritico ed assoluto). Essere eretico, un tempo poteva anche essere molto pericoloso, come minimo si rischiava l’esclusione sociale, la gogna, la tortura o, nei casi più duri, persino la morte (bruciati sul rogo, squartati da quattro cavalli, spellati in toto, impalati, etc. via elencando modi spregevoli per fare una cosa improponibile: morire per un’idea).
Poi, un giorno, quasi magicamente, con l’avvento di una rivoluzione mondiale ed una serie di guerre di “liberazione” dai “decrepiti regni” (non ultimo quello del papato), si aperta agli occhi dell’umanità una porta su “magnifiche sorti e progressive” insomma siamo giunti nell’era del progresso “ineludibile”, della tecnologia che ci “aiuta”, nella scienza che ci “illumina”: tutto finito con l’eresia?
Manco per niente!

Kashetu Kyenge (detta Cecile)

In primis, se si entra in un salotto di "benpensanti" (magari la maggior parte di essi fa parte di una cricca di raccomandati dal "sistema"), non è ammesso avere dubbi sull’operato del ministro per l'integrazione Kashetu Kyenge (detta Cecile), cioè non si può dire che abbia fatto ancora qualcosa di notevole per un compito così delicato o che, magari, al suo posto ci vorrebbe qualcuno di competente, non una grigia funzionaria di partito (DS), che (a parte la laurea in farmacia) non ha una grande capacità comunicativa e nemmeno modi coinvolgenti.




Guantanamo, deprivazione sensoriale
il suo conservatore, il “Nobel per la pace, Adolf Obama”
 

La tortura per l’eretico è solo diventata più raffinata, più moderna, più alla moda (sic!): gli eretici sono mandati in un territorio inospitale, magari freddo o caldissimo, con l’obbligo di lavorare. Sto parlando dei “laogai” cinesi (i più antichi), i “gulag” sovietici, i “lager” nazisti e, buon ultimo, anche il “circolo” di Guantanamo: lì gli internati, incatenati mani e piedi all’interno di recinti metallici elettrificati e sormontati da filo spinato, costretti a stare a piedi nudi, in ginocchio, subiscono persino la deprivazione sensoriale (occhi e orecchie coperte). Ma non si può dire perché queste torture per conto terzi (infatti l’isola è vicinissima a Cuba) sono inflitte senza processo, senza notifica del reato, senza prove (l’habeas corpus), senza nemmeno la possibilità di vedere i parenti o fare una telefonata o consultare un avvocato. Ma non si può dire, perché questa barbarie è inflitta per ordine di un premio nobel per la pace “preventivo” Barack Hussein Obama, chiamato affettuosamente Adolf dai suoi "amici" (cioè uno che non ha fatto niente per pacificare il mondo ma, anzi, ha portato fin’ora 330 attacchi a nazioni estere, senza che il suo paese sia stato attaccato).





Campo profughi palestinesi
diktat sionista


 E che dire dei lager a cielo aperto della Cisgiordania e di Gaza, delle ridotte in cui gli sventurati che resistono alla pulizia etnica perpetrata spietatamente dai sionisti israeliani (ed appoggiata senza la minima vergogna dai sionisti nel resto del mondo globalizzato), in quei luoghi terribili i palestinesi devono sopportare di essere bombardati, mitragliati, senza acqua, eletricità, gas, senza cibo, senza medicine, senza nemmeno gli aiuti economici e finanziari internazionali, sena poter sfruttare il petroli ed il gas che sono stati trovati di fronete alle coste palestinesi. Dei campi di concentramento nei quali gli aguzzini non permettono nemmeno l’ingresso di materiali da costruzione per restaurare i fabbricati danneggiati, i cui campi coltivati vengono sistematicamente devastati, dove giorno dopo giorno vi sono prevaricazioni, violenze, sevizie. Non a caso il diktat sionista è “mandare Gaza indietro nel medioevo”… Massimo Fini scrive che Israele è “il tabù dei tabù”: forse non si sbaglia.





simbolo “manif pour tous”
arresto a Parigi di attivista pro-life e no-gay-marriage solo per ver indossato la maglietta MPT”


 Non parliamo di difendere la famiglia tradizionale: in Francia anche solo mettere la maglietta della “Manif  pour Tous” è considerato come “manifesto per la negazione dei diritti omosessuali”  quindi va punito con il carcere. Non si può discutere lu matrimonio gay né, tantomeno sull’adozione da parte di coppie omosessuali. Dire che “un figlio non si può comprare né vendere, che non è un diritto né un dovere ma un dono” ormai è diventata un concetto da condannare sulla pubblica piazza. Vladimir Putin, per la legge che vieta l’adozione di bambini russi a coppie che vivono in paesi che hanno legalizzato il matrimonio omosessuale è diventato il mostro da abbattere. Il cosiddetto “paradiso della democrazia”, gli USA del terzo millennio ogni giorno fanno sfoggio di strabismo, di cecità selettiva sui diritti e si fanno inferno per chi non è d’accordo con la vulgata corrente, abortista, omosessuale, contro la famiglia tradizionale.

Dieudonnè e la maglietta con misura di Quenelle

Ma quello che sta succedendo in Francia non è successo nemmeno nella Serbia di Slobodan Milosevic: al comico francese Dieudonnè M’bala M’bala è stato vietata persino la satira in teatro, da quando ha introdotto il gesto dell’ombrello (detto “quenelle” da un popolare tipo di salsiccia) per prendere in giro il potere di turno.

I media tradizionali francesi e politici hanno iniziato il nuovo anno con una risoluzione condivisa da tutti loro per il 2014: azzittire per sempre un comico franco- africano che sta diventando troppo popolare tra i giovani. Hanno persino cercato di giustificarsi affibbiando un fantasioso marchio per Dieudonné e  seguaci come "nazisti" .
La quenelle è fin troppo ovviamente un gesto volgare che significa grosso modo "fìccatelo su per il c.lo" , con una mano posta nella parte superiore del braccio verso il basso per indicare " quanto in su" devi ficcartelo.

La questione è che il comico è il classico dissacratore, che non guarda in faccia nessuno, nemmeno la religione laica della Shoah, che in Francia è degenerata in leggi, come la Gayssot, che vieta qualsiasi dubbio sul cosiddetto olocausto ebraico, senza considerare che la parola “olocausto” indica un’offerta volontaria (come quella di Gesù), e non è adeguata agli avvenimenti che hanno riguardato gli ebrei nel periodo 1933-45, per i quali si può parlare di genocidio, di tragedia, di disatro umanitario ma non di olocausto. 

Questo atteggiamento delle istituzioni, cioè il fronte anti-quenelle che va dallo stesso presidente François Hollande al capo del partito di opposizione conservatore, UMP, Jean -François Copé, dal coro unanime dei media, come il settimanale Nouvel Observateur che, in un editoriale ha definito Dieudonné "già morto, spazzato via e sepolto", le principali organizzazioni ebraiche CRIF (Conseil des représentatif Istituzioni Juives de France) , l' AIPAC (American Israel Public Affairs Committee) francese e LICRA (Ligue internationale contre le racisme et l' antisémitisme, che gode di particolari privilegi nel diritto francese ), sta dando un effetto controproducente: le persone percepiscono che vi è uno sbilanciamento troppo marcato del potere sionista, quindi cresce il sentimento popolare antisionista.

Vi sono persone (alcuni cosiddetti “intellettuali”) che accettano supinamente, anche infiorettando i loro scritti con citazioni ed elucubrazioni notevoli, il diktat del NWO o Nuovo Ordine Mondiale rappresentato dal Grande Fratello e magistralmente desritto da George Orwell nel suo libro "1984".
Sinceramente mi dispiace che da un simili, alti analisi non si evinca (in genere) la differenza, non trascurabile, tra antisemitismo ed antisionismo.
Il primo rappresenta un calderone in cui si "bolle" tutto il complesso di ebrei, arabi et similia, a vantaggio di chi non vuole fare chiarezza nè sul passato ne sul presente, per dominare il futuro degli ignoranti.
Il secondo, a mio modesto parere, inquadra il vero problema nel contesto: le politiche di aggressione, sottomissione, dominazione (anche violenta) delle potenze colonizzatrici del 18° secolo, si sono trasformate (durante il 19° ed il 20° secolo) in politiche "globalizzatrici" nascondendo sotto la foglia di fico dell'esportazione di "democrazia" il vero progetto imperialista della mondializzazione. 






JFK
Joerg Haider
Néstor Kirchner
Cristina Fernandez de Kirchner


Ed eccoci giunti al NWO con i diktat "La guerra è pace", "L'ignoranza è forza", "La libertà è schiavitù". In questo contesto la nuova religione laica (che ha sostituito la religione cristiana) è diventata la Shoah e chi ne dubita diventa automaticamente un paria, senza voce, senza patria e senza diritti. Se lo fa un singolo, viene degradato a reietto (magari ucciso, ma anche incidentato, ammalato, suicidato vedi JFK, Joeg Haider, Néstor Kirchner e la moglie Cristina Fernandez sua vedove ed attuale "presidenta" dell'Argentina), se lo fa una nazione, interviene la NATO (North Atlantic Terrorist Organization) con le sue truppe di "pace".
Ma fortuna c’è Vladimir Putin, che difende lo spirito occidentale.
Amen   


 Didascalia: partita a scacchi tra Putin ed Obama (nella didascalia Putin sprezzante, sorridente e giovanile dice ad un Obama sudato, ingrigito e precocemente invecchiato "Io conservo il mio re (il presidente Bashar al-Assad) e tu il tuo buffone (il presidente francese François Hollande)

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