lunedì 27 giugno 2016


Napoli, 27/06/2016

Traggo dal n.137 di LaNuovaEnergia, rivista on-line della Espavo Editrice, Milano, articolo “Bosone o bufalone? Risorse, errori, limiti e potenzialità euristiche della scienza, Parte IX, Metodo tradizionale ed errori”, di Antonella Randazzo, sociologa, alcune considerazioni sui marmorei paradigmi, quasi mortuari, che imprigionano gli studiosi, irrigiditi nelle loro posizioni “scientiste”, chiusi al volo pindarico, incapaci di vedere oltre le proprie certezze pluridecennali, insensibili al nuovo che si trova oltre il già detto.

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Molti fisici non sanno usare la fisica e la matematica perché pretendono di esplorare le altre dimensioni della materia (che, probabilisticamente esistono, in base alla teoria delle stringhe) con i metodi con cui hanno esplorato le altre dimensioni spaziali e quella temporale. E pure se, talvolta, intuiscono che potrebbero sbagliarsi, continuano ad aver paura di ammettere che Dio esiste…

Max Planck, ideatore delle fisica quantistica

 Tutta la materia origina ed esiste solo in virtù di una forza, che porta la particella di un atomo allo stato vibrazionale e che tiene assieme questo piccolissimo sistema solare dell’atomo.
Dobbiamo assumere, dietro a questa forza, l’esistenza di una mente cosciente ed intelligente.
Questa mente è la Matrice di tutta la materia.”
(Max Planck)

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