domenica 26 marzo 2017


Napoli, 26/03/2017

Sabato scorso 25 marzo 2017 il sindaco di Roma Virginia Raggi, ha fatto un discorso introduttivo per l’apertura del summit in cui 27 capi di stato si sono riuniti a Roma per celebrare i 60 anni dei Trattati di Roma con cui Il 25 marzo 1957, in Campidoglio, sei Paesi europei (Italia, Francia, Germania Ovest, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo) firmarono i Trattati per la costituzione della Comunità economica (Cee) e per l'Energia atomica (Euratom).


Purtroppo le il-logiche del potere massonico che si è impossessato lentamente, subdolamente, fraudolentemente, come un cancro, di ogni spazio pubblico col metodo “deno(no)cratico” hanno fatto sì che il terrore della “dissidenza” vincesse sul dovere di cronaca.
Dopo pochi minuti (2 primi e 40 secondi circa) il discorso dela Raggi è stato oscurato in favore di quello, sicuramente più “inchinato”, del capo di governo Paolo Gentiloni, la fotocopia di Matteo Renzi, di Enrico Letta, di Mario Monti.  

Nel discorso di Virginia sono presenti elementi di riflessione, a mio modesto parere

·         L’Europa è dei popoli oppure non è: appunto. Attualmente non significa niente, così scollata com’è e, soprattutto, con paesi come il nostro che devono sottostare NON liberamente a delle condizioni di minorazione sancite in patti SEGRETI o, in ogni caso, NON NOTI al grande pubblico  
·         Il progetto iniziale di Europa è stato rispettato forse nella forma ma NON nei contenuti: ad esempio, uno dei personaggi citati dalla Raggi, Jeann Monnet, nel chiuso dei salotti felpati dichiarava cose terribili come “La plebaglia europea si sbagliava se pensava che l'Euro fosse stato fatto per la sua felicità.” E non credo che gli altri fossero in buona fede, li avrebbero cacciati a calci
·         L’Europa disegnata dagli eurocrati non è affatto solidale, anzi l’unico, maleodorante collante che è stato pensato è la moneta euro. Non una politica di perequazione sociale (gli stipendi in Italia sono stati bloccati per 25 anni, tant’è che sono inferiori del 78% circa a quelli tedeschi e francesi) né l’armonizzazione fiscale (le tasse tra indirette e dirette sono in italia almeno 22,2 % più alte che in Germania, così come il costo di assicurazioni, del lavoro, dell’energia noi che siamo la Disneyland delle energie alternative) né politiche industriali comuni né politiche di difesa comuni (se si esclude la sudditanza prona e indiscussa alla NATO ed ai paesi anglo-assassini come USA, UK, Israele, Canada, Australia, Nuova Zelanda), non ci sono nemmeno delle politiche ambientali comuni, persino i medicinali od altri generi di consumo costano meno oltralpe, non c’è nessun effetto positivo dell’UE in Italia

Mi spiace tanto Virginia, sei ancora molto giovane e gli ideali sovrastano le esperienze che può avere un sessantenne che non crede più nelle ideologie ma solo nei valori. E di rispetto dei valori universali, atemporali, rivoluzionari (i cosiddetti VALORI ASSOLUTI o NON NEGOZIABILI, come VITA, SALUTE, DIGNITA’, LIBERTA’, SOVRANITA’, SOLIDARIETA’, SUSSIDIARIETA’, etc.) i tanti rappresentanti delle istituzioni europee, che si sono alternati in questi faticosi decenni, ne hanno mostrati poco, troppo poco per continuare a sostenere un ruolo che hanno troppo indegnamente rappresentato.
L’ipocrisia imperante non riesce più a nascondere che il progetto europeo, portato avanti come una cripto-tirannia eurocratica, è morto e sepolto.
Ma non lo sa ancora…





“Signore e Signori, Capi delegazione dei 27 Paesi dell’Unione Europea e delle Istituzioni europee, sono onorata di darvi il benvenuto a nome della città di Roma. Sessanta anni fa qui a Roma prese il via una avventura straordinaria. I padri fondatori della Comunità Europea – animati da uno spirito rivoluzionario non scontato – misero da parte le distanze tra Stati che avevano portato alla guerra. E diedero vita ad un progetto visionario con l’obiettivo di garantire pace e benessere agli Europei.
Per la prima volta nella Storia ci si trovò di fronte ad una scelta condivisa e non imposta da un vincitore, nata da un intento comune e dalla capacità di ascoltare i cittadini. Anche ora c’è necessità di pace: un pensiero va a Londra e alle vittime dell’attentato terroristico di mercoledì. Hanno attaccato tutti gli europei, Roma è con voi.
Solidarietà”, “interesse dei popoli” sono parole comuni a Konrad Adenauer, Alcide De Gasperi, Jean Monnet, Altiero Spinelli. Questa è l’Europa, quella solidale dei popoli, che nel lontano 1957 si immaginava e che in parte abbiamo avuto in eredità tutti noi. Una eredità gioiosa e impegnativa da proseguire.
Questa Europa non poteva realizzarsi in un giorno. Dobbiamo realizzarla noi, dobbiamo realizzare una comunità solidale. Stare insieme richiede impegno, soprattutto dopo anni segnati da una violenta crisi finanziaria che ha messo a nudo errori. Dobbiamo avere il coraggio di riconoscerli e rilanciare la sfida: la finanza non è tutto. E nessuno deve rimanere indietro.
La nostra generazione è chiamata a portare avanti quel sogno di Europa, ritornando allo spirito di quegli anni che oggi non c’è più e va recuperato. E’ stato Schuman ad ammonire che “l’Europa” sarebbe sorta “da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”. Tra i cittadini europei la solidarietà è già presente; le Istituzioni invece dovrebbero iniziare ad ascoltarli di più.
Le città avvicinano cittadini e Istituzioni che qui si incontrano: ascoltiamo i loro interessi, problemi, speranze. Noi sindaci siamo definiti “primi cittadini”: per questo, anche nei luoghi delle decisioni, dobbiamo far sentire forte la voce di chi chiede più lavoro, più inclusione sociale, più sicurezza.
I cittadini devono essere messi al centro del potere decisionale. Le politiche non devono essere imposte dall’alto ma rappresentare la volontà popolare, introducendo strumenti di democrazia diretta e partecipata. Vanno tenute “in conto le attese dei cittadini”. L’Europa o è dei cittadini o non è Europa. Alcuni trattati, come il Regolamento di Dublino, vanno rivisti. Un’Unione soltanto economica non può durare.
Lavoriamoci tutti insieme, aprendo porte e cuore ai cittadini. Solo con la partecipazione di tutti l’Europa sarà legittimata. L’unione può essere maggiore della somma delle sue parti. Questo concetto è alla base della cultura europea, all’interno della quale le diversità trovano valorizzazione nel rispetto delle identità nazionali.
Al Parlamento di Strasburgo, nel 2014, Papa Francesco ha chiesto: “Che cosa ti è successo Europa?”. Tante sono le risposte. Ma il Pontefice ha sottolineato che “le difficoltà possono diventare promotrici potenti di unità”. E’ questa l’opportunità della nostra generazione.
Sono presenti forze di coesione e di disgregazione. E’ fisiologico che sia così. Importante, però, è dare risposte concrete a chi denuncia insofferenza. Così è nata l’Europa: dalle richieste dei cittadini che i nostri padri fondatori hanno avuto il merito di saper ascoltare”.

giovedì 23 marzo 2017


Napoli, 23/03/2017

Le considerazioni seguenti mi sono state scatenate sì, da un articolo di Panorama, n. 48 del  30/11/2017, scritto da Oscar de Montigny ed intitolato “É tempo di nuovi eroi. E possiamo essere noi”, ma anche dal contatto continuo con persone che, nel migliore di casi, non hanno sufficiente consapevolezza della loro responsabilità, dei loro doveri, del significato profondo della loro stessa esistenza. È questo un periodo in cui la maggioranza di persone ha un solo credo: il dio danaro

Il male moderno: adorazione di Mammona, il dio quattrino che vince sul Dio Trino per 4 a 3

Chiesi, alcun tempo fa, a dei colleghi se si consideravano progressisti o tradizionalisti (non uso i termini “destra” e ”sinistra” perché questo linguaggio settecentesco non descrive quasi più niente della nostra visione politica e chi continua pervicacemente ad adoperarlo ricade in due sole classi umane, i manipolatori ed i manipolati, in cui i primi hanno la parte di demagoghi bugiardi, vigliacchi e traditori, mentre i secondi sono dei poveri impediti mentali o, almeno, disinformati di prima categoria).

Quando qualcuno, timidamente, si è dichiarato “progressista” io gli ho chiesto “Va bene, ma perché?”.
Sono stato crudele, lo so, a chiedere conto di una visione poco ragionata, ma tant’è…
Io gli ho proposto: “Forse perché credi fideisticamente nel cosiddetto ‘progresso’? ” .
Quello ha annuito vigorosamente di “sì” ed io ho replicato: “ma cos’è il progresso per te?”.
Lì c’è stata la resa definitiva, dopo qualche balbettio poco convinto su “avanzamento di scienza e tecnica” . Io gli ho proposto, sulla falsariga dei pensatori religiosi, che “il vero progresso c'è quando i vantaggi di scienza e tecnica sono per tutti, altrimenti è privilegio”.

Quelli piccati, a loro volta, mi hanno domandato come mi considero, ed io ho replicato “tradizionalista” ed alla loro richiesta di chiarimento, ho aggiunto: “Io sono conservatore per le cose buone del passato, quelle che ovviamente vale la pena di conservare, e modernista per le novità che funzionano meglio delle cose vecchie e conosciute.”
Ma, ovviamente come ha ricordato anche lo splendido Maurizio Blondet nel suo articolo “Psicopatici al potere plasmano la «società della malevolenza»”, in questa società contano di più le calunne sussurrate all’orecchio dei decisori da pochi, agguerriti, convincenti malati mentali che le corrette azioni svolte sul campo da stuoli di persone sane.

Metafora della Maldicenza
 In realtà noi stiamo vivendo un periodo eccezionale, di rottura, rivoluzionario, epocale. Alcuni invocano come causa dei nostri problemi crescenti ora la rivoluzione tecnologica, ora il terrorismo islamico, altri la sfiducia nella politica, altri ancora il populismo, la mafia, la corruzione e quant’altro…
Ma, a mio modesto parere, quel che sta accadendo dipende dall’involuzione sociale causata dalla materializzazione della vita stesa, dalla mancanza di una dimensione spirituale, la cosiddetta WeltanSchauung dei filosofi tedeschi, dalla mancanza di direttive etico-morali, di un’azione precisa nella direzione del bene comune …

In questa situazione non ha certo aiutato un’nformazione bacata, corrotta, falsa che opera come quel istrione che dice “testa-vinco-io, croce-perdi-tu” e che non ammetter repliche alle sue bugie da parte del web, indicato per definizione il “luogo delle fake-news” solo quando viene indicata una via diversa dalla “vulgata corrente”. Una brutta situazione resa ancor peggiore dalla nascita di agenzie per la “valutazione dell’informazione in senso politically correct” che semprano dei veri e propri MinCulPop riveduti e corretti in salsa dittatoriale (vedi quel che è avvenuto in Francia e sta per accadere anche in Italia, grazie a quella Sboldrina di Laura, presidenta della Camera dei Deputati, con il suo bravo grembiulino massonico), che propaga ad ogni occasione il “verbo” dei Bilderberg, della Trilateral, del PNAC, del FMI, della BM, della Troika a conduzione “tetesca”,

Morpheus offre la pillola rossa (per il doloroso risveglio) e la blu (per continuare a dormire nel baccello)
Noi siamo immersi in una enorme, spropositata, gigantesca, universale menzogna che ci nasconde la natura reale del Matrix in cui siamo costretti a vivere, soffrendo, e ci sono pochi che ci offrono la scelta tra la pillola blu (per continuare a dormire placidamente nel baccello offerto dal sistema) e quella rossa (per svegliarsi dolorosamente alla realtà concreta).

Quella in cui viviamo oggi, si può dire una vera e propria situazione disperata, potrà essere governata solo da un diverso tipo di modello umano. L’intero articolo “É tempo…” di Montigny, si può leggere sul seguente collegamento:

Traggo da esso alcune citazioni, innanzitutto l’incipit:

Alle recenti elezioni americane hanno perso tutti perché nessuno ha saputo proporre visioni e mondi migliori. Eppure, questa epoca di cambiamenti profondi e di grandi disagi può essere l’inizio di una svolta collettiva. I suoi protagonisti saranno coloro che produrranno merce preziosa come amore, solidarietà e rispetto per il prossimo.”

Questa epoca imporrà un radicale cambio di paradigma, l’amore come vero atto economico, che si ricollocherà al centro di tutte le dimensioni della vita, il vero processo produttivo supremo.”

Tutti gli uomini desiderano, naturalmente, amare ed essere riamati. Tale desiderio si trasferirà nei rapporti di lavoro, nella politica, persino nell’organizzazione amministrativa perché è l’unico modo per stare tutti meglio. Si capirà che il vero vantaggio per se stessi si può ottenere solo realizzando un vantaggio per l’altro. Qualcuno ha detto che un vero egoista, all’estremo, non può che essere altruista.

I nuovi eroi che guideranno la nuova epoca saranno uomini comuni ma che avranno in sé (e coltiveranno consapevolmente) la scintilla del divino, che applicheranno in ogni occasione valori ed ideali di valenza assoluta”.

Non ho ancora visto in giro degli elementi rappresentativi che rispecchino queste caratteristiche, certo non si trovano nei tradizionali raggruppamenti con impostazione settecentesca di destra-centro-sinistra o negli indefiniti “cespugli” che vivacchiano ai margini dei partiti maggiori e, forse, nemmeno nei pentastellati. Ma probabilmente è un mio limite di osservazione…



Napoli, 23/03/2017

Non fa male tornare al principio: per me significa aggrapparsi al numero ed alle sue tante sfaccettature. Perqualche numero ce ne sono poche, per altri sembtano non finire…

Proprietà del numero 81


Simbolismo

·         Secondo R. Allendy, "è lo sforzo individuale, 1, nel mondo del nirvana, 80, comprende l'atto di amore puro, la solidarietà per eccellenza - quadrato del 9. E’ così vicino a 18, il suo inverso, pari, che è come l'aspetto statico della stessa idea".
·         In Cina questo numero è considerato come perfetto:  "nove cotture di nove giorni danno la pillola di immortalità del tao-chi".
·         Considerato da alcuni autori come un numero mistico della Luna.

Generale

·         In alcuni messaggi dati dal Nostro Dio a un'anima del Quebec, Gesù l’ha esortato a propagare la Novena di Irradiazione dei Cuori, cioè dei Cuori di Gesù e Maria, e questo per ridurre il tempo della purificazione profetizzata per la nostra generazione. Questa Novena, Gesù voleva che fosse fatta 9 volte consecutivamente:  "Io prometto grazie di riconciliazioni per tutti quelli che partecipano a questa Novena 9 volte di seguito, cioè durante 81 giorni". Questa Novena di 81 giorni è dedicata specialmente alla riconciliazione delle coppie separate, così che "le famiglie disunite si vedranno di nuovo in un accordo perfetto...", senza contare le grazie di tutti i tipi come la conversione.
·         Il libro del "Tao-te king" è composto di 81 capitoli.
·         Numero dei cieli, secondo il Taoismo.
·         Le 81 Triadi "bardiche" comprendono l'insegnamento tradizionale dei Druidi in un modo mnemotecnico [è l'insieme di regole e metodi adoperati per memorizzare rapidamente e più facilmente informazioni difficili da ricordare. Le mnemotecniche sfruttano la naturale capacità dell'essere umano di ricordare le informazioni se sono trasformate in immagini o storie, o associate ad eventi paradossali o ad emozioni consentendo quindi di aumentare la capacità naturale della memoria umana].
·         Darry segnala che 81 è il numero di angeli che Giacobbe ha visto in sogno salire e scendere una scala la quale collegava il cielo e la terra.
·         Negli annali ebraici si trovano registrati 81 nomi di grandi preti ebrei, di cui primo era Aronne ed l’ultimo Phannias o Phanasus.
·         E’ all'età di 81 anni che sono morti il profeta Buddha ed il filosofo greco Platone.
·         L'esistenza dell'uomo che ha raggiunto questa età in Cina è considerata come completa. Per prolungarla, tutte le palle di un abaco cinese vengono sfilate e gettate dalla finestra, così che l'ufficiale ai registri dei vivi e dei morti, non abbia più alcun mezzo di contabilità, e lasci l'uomo vecchio vivere oltre il termine fissato per la sua morte.
·         Il quadrato magico  che usa i primi 81 numeri è associato alla Luna e ha per somma 369 [cioè la somma dei numeri su qualsiasi riga o colonna o diagonale].



37
78
29
70
21
62
13
54
5
6
38
79
30
71
22
63
14
46
47
7
39
80
31
72
23
55
15
16
48
8
40
81
32
64
24
56
57
17
49
9
41
73
33
65
25
26
58
18
50
1
42
74
34
66
67
27
59
10
51
2
43
75
35
36
68
19
60
11
52
3
44
76
77
28
69
20
61
12
53
4
45
                         

Ricorrenze

·         Nei primi 16 versi del Vangelo di Matteo, in cui è riportata l'ascensione di Gesù da Abramo, sono citati 81 nomi maschili.

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