Napoli,
30/08/2013
Segnalo una serie di articoli
che sono stati realizzate sulla base di interviste a mio padre, Ugo d’Esposito, effetuate dal direttore
Luca Ribustini, della rivista
on-line www.4arts.it, in merito ad un
episodio delle forze clandestine contro il Nuovo Ordine Mondiale (o
globalizzazione), durante il periodo della cosiddetta “Guerra Fredda”, per
impedire che un’unità italiana (la Giulio Cesare, preda di guerra, ribattezzata
Novorossiysk dai russi) servisse in una forza militare straniera.
Ugo D’Esposito: la Novorossiysk affondata nel ’55 da incursori della Xa MAS
Note di storia, l’affondamento della corazzata Novorossiysk e la Guerra Fredda
I veterani della corazzata Novorossiysk chiedono un’inchiesta internazionale
Come note personali dico, brevemente, che fino alle interviste del buon Ribustini non ero a conoscenza di questo episodio (papà non me ne aveva mai parlato, non è il tipo gradasso che si vanta delle sue “bravate”) e poi mi sono sentito molto orgoglioso di lui (anche se mi dispiace per le vittime che, però, nella stragrande maggioranza dei casi, furono dovute all’assurdo, inspiegabile, incompetente comportamento del viceammiraglio Parchomenko, il quale, invece di far evacuare immediatamente l’unità, diede all'equipaggio l'ordine di rimanere ai propri posti).Certo, è un episodio tragico, ma rappresenta un atto di ribellione al regime, qualunque esso sia...
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