domenica 23 marzo 2014


Napoli, 23/03/2014

Non c’è che dire, quando un pennivendolo “embedded” (cioè incorporato nella truppa di invasione, perfettamente inserito nell’oliato meccanismo della propaganda, ottimamente funzionale al sistema) fa il suo mestiere di servo del potere, a volte sembra anche un acuto giornalista, invece che un mercenario al soldo del migliore offerente.

Mi riferisco a Mattia Ferraresi, uno che ormai è di casa negli USA, anzi li serve meglio di quanto possa fare un genuino statunitense, però continua ad inviarci pezzi avvelenati, come, ad esempio, sul numero 12 di Panorama, del 19 marzo 2014, articolo “L’algoritmo che aiuta gli 007” in cui descrive OSINT (Open Source Intelligence) come un mezzo raffinato col quale i “bravi” (come quelli di Don Abbbondio) scienziati collaborano con le spie per fare “giustizia”: in pratica scavano in tutta l’enorme messe di dati che gli stessi utenti della rete mettono a disposizione di tutti attraverso i “social network”. Quindi gli spioni non hanno piú bisogno di consultare i tabulati telefonici (il che non è vero, perché specie NSA e CIA registrano anche le telefonate in file audio, depositando tali archivi in giganteschi depositi che, pare, si trovano nel deserto del Nevada) .

Ebbene, tra le altre balle che ci ammannisce Ferraresi, ecco spuntare il “bravissimo” (sempre manzoniano) “ricercatore” Kalev Leetaru il quale aveva individuato il rifugio di Osama bin Laden ad Abbottabad … peccato che quando Leetaru ha fatto questo popò di lavoro “geniale” bin Laden fosse già morto da piú di undici anni, e la notizia circolava da almeno 5 anni!


Infatti il giornalista David Frost, un altro bel tomo servile, quando intervistò l’aspirante premier dell’Afghanistan, Benazir Buttho (che forse avrebbe potuto far risorgere questo paese violentato dagli americani), nell’ottobre del 2007, non saltò sulla sedia mentre lei diceva che un certo Omar Sheikh aveva ucciso bin Laden verso la fine del 2001.

Nessuno (quasi) riprese la notizia e la solitudine avvolse la Buttho che fu assassinata il 27 dicembre successivo. Da un “fondamentalista islamico” che, però, fece un bel favore all’amministrazione USA che, prima, si era levata dalle scatole una possibile “ribelle” al sistema; poi, potè tirare fuori dalla “manica” la carta vincente (quanto falsa) della cattura del “capo terrorista” da parte dei “valorosi soldati” del “commander in chief”.
Una bella dimostrazione di doppiezza, ipocrisia e criminalità di stato…. 



Napoli, 23/03/2014

Ho il piacere di annunciare un evento davvero “sui generis” che vedrà anche la mia modestissima partecipazione come relatore, tra gli altri che elenco dappresso, nel riprodurre il volantino (provvisorio) della manifestazione.
Nel volantino viene citato William James ed io vorrei citare Gandhi: “Quando osi affermare una verità, prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti attaccano e poi.. vinci!”
 
Per chi desidera farsi un'idea di quello di cui parleremo, fornisco alcuni link descrittivi, passatimi dagli organizzatori dell'evento:





Buona visione e sovranità! 


Raggiungibilità:
 
Fonderia Righetti a villa Bruno, V. Cavalli di Bronzo, 20 - 80046 S. Giorgio a Cremano (NA)

nella ridente cittadina di S. Giorgio a Cremano, a meno di 4 km dalla Stazione Centrale FFSS di Napoli ed ad una distanza anche inferiore dallo svincolo “Centro direzionale” della Tangenziale  
 




Strutture per il pernottamento:

Ostello Fabric a Portici, in Via Bellucci Sessa 22, 80055 – tel. 081 776 5874






Napoli, 23/03/2014

Ritorno al mio diario elettronico dopo essere stato assente tanto tempo

perché,  primo ho cambiato lavoro (e per un po’ anche stabilimento), poi finalmente ho sostituito il vecchio computer con un PC meno obsoleto (tra l’altro, non posso piú accedere dal lavoro nei ritagli di tempo perché il server non lo consente). E poi ho addosso una fastidiosa costipazione da dieci giorni, senza febbre che mi fa sentire una schifezza. Ma cerco di rispettare il motto di Julius Evola “Il principale dovere dell’Uomo è rimanere in piedi tra le rovine”…




Proprietà del numero 66


Simbolismo

·         Rappresenta la riduzione o la perdita della fede nel Piano Divino, poiché causa la cattiva tendenza dell'iniziativa individuale che viene diretta solo dall'intelligenza e dalla ragione umana.

Bibbia

·         Sessantasei persone della famiglia di Giacobbe vennero in Egitto.  (Gn 46,26)
·         La purificazione di una donna che partorisce una ragazza durava 66 giorni.  (Lv 12,5)

Nella Bibbia di Jean Frederic Ostervald (1724), il Vecchio ed il Nuovo Testamento contenevano 66 libri. Ostervald (scritto anche Osterwald) fu un teologo riformato (Neuchâtel 1663 - ivi 1747); divenuto pastore a Neuchâtel, fu predicatore famoso.
Egli arricchì la Bibbia di osservazioni e note.


·         Il libro di Isaia contiene 66 (7x7+17) capitoli, tre di loro hanno 6 versi: capitoli 4, 12 e 20. E si ottiene 4+12+20 =  36 = 6x6.

Generale

·         E’ all'età di 66 anni che Ezechia, grande sacerdote dei giudei, lascia l’Egitto con Tolomeo (signore di Siria) ed altri residenti, secondo lo storico Ecateo di Mileto in “Contro Apione”. Piccola parentesi su Ecateo, (Mileto, 550 a.C. – 476 a.C.), che è stato un geografo e storico greco antico e fu tra i primi autori di scritti di storia e geografia in prosa del mondo greco. I logografi erano uomini che viaggiavano molto e descrivevano i paesi che visitavano nei loro vari aspetti: cultura, storia, geografia del luogo in cui vivevano, tradizioni, usi, costumi, religione. Grazie ai suoi numerosi viaggi lungo l'ecumene (la terra abitata conosciuta allora e formata dall'impero persiano, dalla Grecia, dall'Egitto, dal bacino del Mediterraneo) egli disegnò una carta geografica che perfezionava quella di Anassimandro e fu autore di una Periégesis (forse conosciuta da Erodoto) che rappresenta la fase intermedia tra poesia epica e storiografia.

Nel Libro di Adamo, questo testo apocrifo che l’antica tradizione Caldea nomina anche "Codice Nazareno", è scritto che “chiunque chiederà la morte dovrà porre a se stesso 66 ostacoli che lo preverranno da arrivare alla Vita”. Secondo la tradizione, questo libro sacro sarebbe stato dato dall'arcangelo Raffaele ad Adamo immediatamente dopo la sua caduta nella materia in modo da poter guidare e illuminare l’aspro percorso della vita terrestre, e giungere ad estrarsi da quello stato per rientrare nel suo stato originale.
A lato Tobia e S Raffaele, arcangelo della divina guarigione, di Pietro Perugino

·         La somma dei numeri 1 a 66 dà 2'211, numero considerato divino da alcuni testi esoterici (o testi sacri) in quanto sarebbe la rappresentazione numerica di Dio e del Tempio.
·         Per offrire un significato di ricchezza crescente in modo rapido, per preservarsi dal cattivo ed attirare tutte le grazie di Dio, alcuni "tolba" (o maghi) dell’Africa del Nord propongono, a chi è interessato, un talismano che contiene un quadrato magico che ha come valore 66:

21
26
19
20
22
24
25
18
23

·         Le circa 600 statue giganti di pietra sull'Isola di Pasqua (dette “moai” in lingua “rongorongo”) misurano, in media, 66 piedi ciascuna [1 piede = 30,48 centimetri, quindi 66 piedi 20,12 mt ].

vista laterale della Sfinge sulla piana di Giza
vista ravvicinata delle corrosioni sui fianchi
L'altezza della grande sfinge di Giza, vicino a Memphis, è 66 piedi, e la sua lunghezza è 187 piedi [ 57 mt]. Alcuni ricercatori hanno ipotizzato, vista la sproporzione tra le dimensioni della testa ed il corpo, che la testa sia in realtà quella di un leone e che la statua sia stata riscalpellata perché erosa dalle piogge torrenziali di origine pluviale, tipiche di una foresta tropicale. Si possono osservare (seppure da lontano, perché il soprintendente alle antichità egizie Zadi Hawass impedisce studi ravvicinati persino ai ricercatori di archeologia) anche sui fianchi della statua dei segni di consunzione.
I solchi verticali sono stati causati dall’acqua, quelli orizzontali al vento: ma quando ci è potuta una foresta pluviale al posto del deserto? Prima ricordo che il deserto non ha causa naturale ma è una conseguenza dell’uomo (i pastori bruciavano gli alberi perché la cenere facesse crescere l’erba, poi una vola che le capre avevano divorato …)
Alcuni ricercatori hanno fatto una regressione, sul piano dell’eclittica, per effetto della precessione dell’asse di rotazione della terra, ed hanno verificato che la statua del “leone” circa 12'500 anni fa guardava il sole nascere nella costellazione cosiddetta del Leone, il che convaliderebbe la teoria.
Inoltre gli stessi architetti egizi raccontano di aver “scoperto” la Sfinge quando hanno spianato la piana di Giza per la preparazione del terreno alla erezione delle piramidi, come raccontano le cronache dl tempo.

·         Con 66 orbite dei satelliti geostazionari che girano intorno alla Terra, è possibile rintracciare e localizzare qualunque punto o luogo sulla superficie della Terra.
·         Questo numero è collegato, in un certo modo, al numero 666: 1/ 66= 0.0151 515 151 515... infatti risulta: 151+515= 666.
·         L’elemento che ha come numero atomico 66 è il disprosio (simbolo Dy). Esso appartiene a gruppo “Lantanidi” delle terre rare; si presenta come metallo lucido, abbastanza stabile in aria a temperatura ambiente, ma si scioglie velocemente in leggere soluzioni di acidi minerali, liberando idrogeno. È sufficientemente tenero da potersi tagliare con un coltello e si può lavorare senza emettere scintille, se non lo si surriscalda.  Alcune applicazioni sono: assieme al vanadio ed altri elementi, la realizzazione di componenti per laser; per l’elevata sezione d'urto d'assorbimento dei neutroni termici e il suo elevato punto di fusione, esso potrebbe essere utile per la realizzaione di barre di controllo nei reattori nucleari; con ossido di disprosio e nichel si possono realizzare cementi speciali che assorbono bene i neutroni senza collassare o contrarsi anche dopo un lungo bombardamento di neutroni. Con alcuni sali di disprosio e cadmio si possono costruire sorgenti di radiazione infrarossa per studiare le reazioni nucleari, inoltre il disprosio si usa anche per produrre compact disc.

Gematria

·         Il valore numerico della parola "Binak" (Intelligenza) dell'Albero delle sephirot della Cabala, secondo Abellio.
·         Usando la corrispondenza A= 1, B= 2..., Z= 26, scopriamo che il nome de "l'uomo" in francese ( "l'homme") dà 66 come valore numerico, proprio come le parole “morto” ( "mort") e “maledire” ( "maudir") ognuna delle quali fornisce 66. Usando la corrispondenza opposta (A= 26, ..., Z= 1), troviamo che anche la parola “croce” (in francese "croix") fornisce 66.
·         Nella religione islamica il nome del Dio “Allah”, scritto in lettere Ebraiche, dà 66 come valore numerico: Aleph = 1, Lamed = 30, Lamed = 30, He = 5.
·         I valori numerici della parola israelitica ALEIK che significa "Il Signore Dio Tuo " con “kaph finale” che è uguale a 20, ANIE che significa “invia”, ed AKILE che significa “cibo”, forniscono tutte 66.

Riccorrenze

·         Il numero 66 è usato 2 volte nella Bibbia.
·         ·Sei numeri nella Bibbia sono multipli del 66, e la somma delle loro ricorrenze dà 11. Ed ancora, 6 x 11 = 66. Anche la somma delle ricorrenze di tutti numeri della Bibbia multipli di 11, e scritti nella loro forma cardinale, dà 66.
·         La parola "maledizione" è usata 66 volte nel VT. La parola "nudo" è usata 66 volte nel NRSV.

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