giovedì 16 gennaio 2014
01:48 | Pubblicato da
Alex Focus |
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Napoli,
16/01/2014
Antonella
Randazzo
|
La piovra che cito nel titolo è quella che si vede nella
figura iniziale dell’articolo “Grembiulini feroci” comparso sul numero 109 in
data 30 marzo 2013, di LaNuovaEnergia, rivista on-line (a pagamento, modico
considerando la messe di informazioni fornita, e che consiglio vivamente a chi
è stanco della solita dis-informazione di regime). Invece l’accoppiata a cui
faccio riferimento è quella formata da Antonella Randazzo (la fantastica
sociologa che anima la rivista suddetta e che ha suggerito alla realtà che ci
circonda delle angolazioni particolari, brucianti, a cui spesso ha fatto
seguito un silenzio assordante, da parte della stampa italiana) e Paolo Ferraro, (il magistrato che ha
fatto più squarci di tutti i suoi predecessori nel velo che si avvolge
strettamente sui fatti più importanti verificatisi dalla fine della Seconda
Guerra Mondiale).
Di seguito propongo una
rielaborazione dell’articolo, con immagini e note mie. Buona lettura..
_----------------______------------________---------------____________-----------
Grembiulini
feroci (tratto
da LaNuovaEnergia, 30 Marzo 2013)
piovra
sulla repubblica massonica
|
Se accetti di diventare un personaggio carismatico,
portatore della rabbia e delle speranze degli italiani, allora l’élite al
potere ti mette in prima pagina, ti fa diventare un personaggio mediatico, che
ogni giorno appare in più fonti ufficiali.
Diventi ricco, famoso e prendi parte alle diverse
sceneggiate di regime, con tutti i vantaggi che ne conseguono.
Ma se scegli di dire la verità su argomenti assai scottanti,
quali sono la massoneria, il potere finanziario ed il satanismo, allora ecco
che si muove la macchina della distruzione, pronta ad avventarsi su chi non
“gioca” allo stesso modo di tutti gli altri.
In questo caso, ti tengono ai margini, oppure, se diventi
troppo popolare, cercano il modo di arginare il “pericolo”.
Paolo Ferraro |
É capitato al magistrato Paolo Ferraro che, dopo diverse vicissitudini, ha deciso di
raccontare a tutti la sua agghiacciante quanto inquietante esperienza.
I tasti toccati da Ferraro sono gli stessi che hanno
contribuito al portare alla morte altri personaggi importanti, come Falcone e
Borsellino.
Oggi però, il gruppo di potere ha trovato altri modi per
mettere ko chi decide di dire cose che la propaganda ogni giorno creca di
nascondere.
Oggi si è capito che non per forza bisogna incaricare un
gruppo mafioso di mettere le bombe.
Oggi si possono scegliere altre strade: sembra che ci sia
l’imbarazzo della scelta.
Ci sono metodi “puliti”, chiamati dalla CIA di
“neutralizzazione”, ed altri che mirano ad una morte civile, facendo credere
che la persona considerata pericolosa sia matta o gravemente squilibrata.
Purtroppo è il metodo utilizzato contro Ferraro, che si è trovato
costretto a fare trattamenti psichiatrici, pur non avendone alcun bisogno.
É chiaro che il magistrato ha raccontato fatti che qualcuno
non gradisce che si sappiano, come le tecniche di manipolazione mentale
praticate anche nelle sedi militari, o l’esistenza di reti massoniche poco
interessate all’esoterismo e molto interessate al potere.
Di recente, Ferraro è stato convocato in udienza dinanzi al
giudice tutelare. Racconta:
“Per il 14 marzo 2013 sono stato convocato in udienza
davanti al giudice tutelare di Roma (presidente della sezione tribunale) per la
“nomina di ‘amministratore di sostegno’ non alla mia anziana madre od alla
signora terminale in ospedale … ma a me. Chi sa capisce quanto grave sia
togliere ad un soggetto autonomi, capacità di agire ed, in crescendo,
intrappolarlo rapidamente … nella direzione finale che è stata evidentemente
tracciata dall’odio di chi credeva di poter mettere tutto a tacere … Farlo a
Paolo Ferraro significa esattamente quello che intuite e non servono parole”.
Ferraro ha contribuito non poco a far capire che il nostro
paese non è libero, e che fenomeni come le stragi impunite e la mafia non sono
considerate avulse dal sistema di potere politico e finanziario che oggi
domina. Spiega:
“Noi siamo un paese di confine. Stragi, eversione, uccisione
di magistrati per bene hanno caratterizzato gli ultimi 20-30 anni, ma nessuno
ci ha mai detto il vero perché. Bene, adesso lo dice chiaramente un magistrato
che ha pagato un prezzo scontrandosi contro i poteri forti. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono morti perché, partendo dalla ricostruzione
della cupola mafiosa, attraverso dati internazionali, meccanismi di analisi
finanziaria, attraverso le dichiarazioni orali ma non registrate di Tommaso Buscetta, attraverso un’analisi
complessa, erano arrivati ad individuare un grumo deviato, una grande
organizzazione criminale, internazionale, una realtà associativa sovranazionale
… Furono uccisi perché quel livello di contrapposizione dello Stato a queste
derive ed oligarchie sovranazionali non era compatibile con il progetto che
doveva controllare gli Stati mediterranei e l’Italia. Ma questo non ve l’hanno
detto.
Ancora oggi vi raccontano della trattativa Stato-mafia”.
Ferraro non si limita a denunciare la corruzione e la
disinformazione. Egli ha scoperchiato una realtà ancora poco conosciuta in
Italia. Si tratta delle cosiddette “Reti massoniche”. [13]
[13] Randazzo Antonella, Dissimulazioni massoniche, Espavo, Milano 2009
Carmela Melania Rea |
Luoghi in cui non soltanto vengono identificati i “grembiulini”
a cui andranno le cariche importanti o di potere, ma si mettono anche a punto
metodi di asservimento. C’è anche una realtà, se possibile, ancora più
inquietante nei racconti di Ferraro. Egli parla di gruppi segreti organizzati
ad hoc, per mettere a punto tecniche di controllo mentale.
Questo probabilmente avveniva anche nella caserma della
Cecchignola (a Roma), ed in quella in cui lavorava Salvatore Parolisi (ad Ascoli Piceno) Teramo), e per questo la
povera Carmela Melania Rea [una bella donna, alta, formosa, con lunghi capelli corvini,
il suo ruolo, come descritto dallo stesso Ferraro, era di “sacerdotessa del
sesso” durante le “cerimonie” di sottomissione con le quali i militari, uomini
e donne, presenti nella caserma, imbottiti di droghe per alterare i loro sensi,
erano sottoposti a torture, a rituali di accoppiamento multiplo, che
includevano anche minori, come risulta della intercettazioni ambientali ormai
disponibili in rete, e da cui si possono ascoltare delle nenie ipnotiche,
“medievaleggianti” (come le definisce lo stesso Ferraro) senza apparente senso,
probabilmente dei “grilletti psicologici” o attivatori, come accade con la
poesia Stopping by Woods on a Snowy Evening di Robert Frost: "i boschi sono belli, oscuri e profondi, ma ho
promesse da mantenere e molte miglia da percorrere prima di dormire, molte
miglia da percorrere prima di dormire") nel film Telephon, interpretato da Charles
Bronson nel 1977, n.d.A.] sarebbe stata uccisa e poi portata in un
bosco vicino a Teramo.
Charles Bronson |
L’idea è che, forse, la donna aveva capito qualcosa del
Programma Monarch, e di un possibile coinvolgimento dello stesso Parolisi.
A quanto pare, Melania frequentava la caserma del marito
assai più di quello che è stato detto, e la famiglia Parolisi frequentava i
“superiori” e non solo i “pari grado”. La svastica [si
dovrebbe dire “lo swastika”, in quanto è un antico simbolo indù, che
rappresenta il movimento del cosmo, ed è rappresentato, come motivo
benagurante, persino sulle porte delle case, n.d.A.] trovata incisa sul corpo
di Melania suggerirebbe un legame col progetto MK-Ultra, che deriva da un
progetto nazista [credo sia un depistaggio, tentato
dagli assassini, anzi dall’assassina, in quanto il sito dove è stato trovato il
corpo non era il luogo del delitto (poiché non c’era abbastanza sangue sul
terreno) e su Melania sono state trovate tracce di DNA femminile, probabilmente
lasciate durante una violenta colluttazione con la soldatessa mandata a fare il
“lavoro sporco”, n.d.A.].
Il GIP Giovanni
Cirillo ha ipotizzato che Melania avesse scoperto che in caserma si stavano
facendo esperimenti di controllo mentale, o che addirittura lei stessa ne fosse
una vittima, e che dopo la nascita della figlia stesse affiorando qualche
ricordo.
Occorre dire che gli esperimenti di controllo mentale non garantiscono l’assenza totale di
consapevolezza delle vittime e che, spesso, avvicinandosi ai 30 anni, la
vittima inizia ad avere sempre più ricordi che la portano alla verità sulla sua
condizione.
É evidente che queste persone diventano “pericolose” per chi
ha interesse a tenere segreti questi piani.
Dobbiamo precisare che Ferraro non è l’unico personaggio a
parlare delle reti massoniche e dei programmi di controllo mentale, ma è forse
l’unico a farlo da persona che ricopre (o ricopriva) un importante ruolo
istituzionale.
Per questo ci si
accanisce contro di lui molo di più che contro altri scrittori o giornalisti
che hanno detto più o meno le stesse cose: Ferraro per il suo ruolo è (o dovrebbe essere) assai più
credibile.
Essendo interno alle realtà di cui parla, è di certo una
persona che sa bene di cosa parla. Questo è il motivo per cui lo si vuole far
diventare incapace di intendere e di volere. Purtroppo, al momento, Ferraro è
forse l’unico magistrato che sta denunciando i fatti dei “grembiulini feroci”
e, per questo, stanno cercando di renderlo non attendibile. Nonostante egli
possa provare con in fatti le cose che racconta, ed abbia regolarmente fatto
denuncia all’Autorità Giudiziaria, purtroppo c’è stata una rapida archiviazione
da parte della Procura delle Repubblica di Roma.
Questo, ovviamente, va contro di lui, e si aggiunge al fatto
che ancora in Italia non esiste una vera conoscenza relativa alla massoneria, e
dunque molti non possono nemmeno formarsi uina corretta opinione pubblica, non
comprendendo a fondo qual è la problematica ed essendo stati disinformati dai
canali ufficiali.
Antonio Padellaro, direttore de “Il Fatto quotidiano” |
Anche pubblicazioni come “Il Fatto Quotidiano” che si
spacciano per indipendenti e favorevoli ad un’nformazione a 360 gradi, n
realtà spesso disinformano gravemente a proposito di argomenti come la
massoneria ed il potere finanziario, che sono temi chiave per capire il mondo
in cui stiamo vivendo.
Gioele Magaldi |
Ad esempio, proprio Antonio
Padellaro, direttore del “Il Fatto quotidiano”, in un articolo del 06
Febbraio 2013, ha pubblicato una versione censurata e manipolata
dell’intervista del Fratello Gioele
Magaldi al giornalista Fabrizio
d’Esposito. In pratica, Padellaro vuole apparire come un giornalista che
parla anche di massoneria, ma lo fa con le dovute cautele, dato che non vuole
certo tradire i suoi padroni, i massoni di regime come Mario Monti e Mario
Draghi.
Mario Monti col grembiulino
|
La domanda scottante era:
“Leggendo il suo sito, si apprende che il mondo del potere è
zeppo di fratelli. Lasciando da parte P2, P3 e P4, lei chiama fratelli anche
Draghi e Monti”
Risposta:
“Mario Draghi e Mario Monti sono entrambi massoni. Di
più: appartengono all’aristocrazia massonica sovranazionale. Su ciò saranno
peraltro prodotte importanti ed autorevoli testimonianze documentarie nel mio
libro ‘Massoni’. Tra l’altro, occorre dire che troppo spesso, sulla questione
MPS, ci si interroga sul livello italiano degli intrecci massonici. In realtà,
se c’è un massone implicato fino al collo nella vicenda, quello è proprio il
Venerabilissimo Maestro Mario Draghi, governatore di quella Banca d’Italia che
tutto fece tranne che intervenire energicamente al tempo della strana
acquisizione di Banca AntonVeneta da parte del Monte dei Paschi di Siena.”
Sete di sangue dei vampiri finanziari |
Altra domanda:
“A volte si può trattare solo di semplici consorterie senza
tirare in ballo la massoneria?”
Risposta:
“Quando c’è in ballo il potere economico-finanziario,
bancario, politico, diplomatico, ecclesiastico, etc. c’è sempre dimezzo la
massoneria. Non c’è da stupirsene: il mondo moderno e contemporaneo i matrice
euro-atlantica è nato grazie all’azione di avanguardia ideologica svolta dai
liberi muratori contro l’Ancient Regime. É naturale che i creatori delle
società moderne ne abbiano mantenuto il controllo.”[14] [io
aggiungo, in barba a tutte le presunzioni ideologiche di qualunque matrice
intellettuale che descrivono la “rivoluzione” come “manifestazione spontanea,
democratica e popolare”]
Padellaro, come tutti i giornalisti di regime, si
autocensura, ed ha tolto dall’intervista ogni riferimento a Monti e Draghi.
Quello che ha fatto lui, lo hanno fatto ance altri giornalisti. Ad esempio,
Magaldi è stato censurato anche su Vanity Fair.
É chiaro che quello che non si vuole far capire è lo stretto
legame tra sistema di potere basato sul controllo finanziario e le reti
massoniche.
Queste ultime non sono create per fare pratica esoterica ma
semplicemente per meglio controllare e coordinare i personaggi che avranno
rilievo in tutti i settori più importanti.
Mario Draghi in divisa massonica |
Questo è sempre avvenuto, sin dall’Unità d’Italia. Gli
italiani ne erano consapevoli fino al periodo fascista, [15] ma oggi moltissimi non conoscono
completamente questa realtà.
[15] Randazzo
Antonella, Dissimulazioni Massoniche,
Espavo, Milano 2009
É per questo che si sta perseguitando Ferraro: quello che
lui sa e che può provare non deve essere divulgato al grande pubblico. I
vertici massonici, che sono costituiti dagli stessi personaggi che stano a capo
dei grossi gruppi finanziari internazionali, si sono garantiti l’ignoranza
delle masse sulla massoneria, potendo controllare i mass media.
Eppure qualcosa sfugge: l’azione di persone che scoprono fatti
che non possono essere tenuti nascosti, dato che il cambiamento dell’Italia è
basato sulla maggiore consapevolezza, dovuta all’emergere di realtà non
conosciute ma molto importanti per capire le caratteristiche di un sistema che
per secoli ha asservito i popoli, ma che oggi sta vacillando.
Uno dei motivi della sua crescente debolezza sta proprio
nella volontà di sempre più persone di pretendere di capire, e di cercare la verità senza
temere quello che si trova.
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