giovedì 24 ottobre 2013
01:53 | Pubblicato da
Alex Focus |
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Napoli,
24/10/2013
…
o, perlomeno, la sua visione economica. Ed il sito ScenariEconomici.it (sottotitolo “il mondo visto da un’altra
angolazione”, un sito che conoscevo, ma che non mi aveva entusiasmato particolarmente
ed oggi ho capito perché…), agevola le visioni dulcorate, tipiche dei servi
di Mammona (questo termine viene
usato nel Nuovo Testamento per personificare il profitto, il guadagno e la
ricchezza materiale, ma connotata negativamente, nel senso “accumulati velocemente
e disonestamente e poi sprecati in lussi e piaceri. Nell'antichità il teremine era
associato ad un dio, o demonio, della teogonia caldeo-siriaca, poi greco-romana,
ma è stato citato anche da Gesù nel
Vangelo), contrastando, nel contempo, le critiche più dure ai banksters ed ai
loro camerieri politici.
Mammona
L’antefatto:
un buon amico, di salda fede grillina, anche se non è eccezionalmente ferrato
in temi economici, mi ha segnalato la pubblicazione, su ScenariEconocimi.it, della
“Proposta Sovranista della Base del Movimento 5 Stelle (ritorniamo alla lira e
diamo addio al Debito Pubblico)“ vedi link:
Ebbene
ho dato una veloce lettura e sono sbattuto sulla affermazione “ristrutturazione
del Debito Pubblico” che mi ha messo in
allarme. Infatti ho guardato meglio e non venivano citate delle azioni
importanti che ho subito elencato in un commento che … dopo poco è stato
CANCELLATO!
Infatti
gli amici che mi avevano consigliato di leggere il “prezioso” contributo della
BASE mi hanno riferito che del mio commento non v’era traccia.
Allora
pazientemente ho ripostato con un cappello in cui chiedevo spiegazioni sull’eventuale
“disguido” in cui era incapato il mio commento ed ho ripostato il tutto.
Risultato: dopo nemmeno mezz’ora NON C’ERA PIÙ NULLA!
“Un
indizio è un indizio” (come diceva l’investigatore Poirot di Agatha Christie) “due indizi sonoun sospetto,
tre indizi sono una prova”: ma non ho bisogno di fare il tentativo per la terza
volta, credo proprio di aver capito con chi ho a che fare. Brutta gente…
Di
seguito il commento che ho lasciato a questi “signori” radical-snob (come la Boldrini e tutta la genia PD+L o PD-L:
estremisti senza nobiltà, che vogliono il modo visto solo dalla loro
angolazione … e chi sgarra sia “rieducato”, senza scampo!).
Io
non mi arrenderò senza combattere, non è una minaccia ma una promessa, cioè un
impegno più forte di un contratto scritto, come quando bastava una stretta di
mano, guardandoci negli occhi per sancire un patto di ferro, come se fosse stato
fimato col sangue. E noi stiamo in guerra, la guerra a volte palese (ma il più
delle volte nascosta, camuffata da umanitarismo, sotterranea, vigliacca,
criminale, illegale), in cui l’oro, quello dell’1% (od anche meno), da tempo
immemore porta attacchi spietati contro il sangue, il nostro sangue, noi 99%.
Ricordiamo
la manifestazione di Anonymous del 5 novembre prossimo
Il mio saluto al popolo del web
AlexFocus
-____-------------------______------------------__----------
2° Risposta
di AlexFocus al programma del settore economico del M5S
24/10/2013
E' l seconda volta che posto il mio
messaggio perchè, dopo la prima volta, io e miei conoscenti non l'abbiamo
trovato più: spero che si tratti solo di un caso e non di una volontaria
cancellazione da parte di qualche moderatore.
Se, invece, di quest'ultimo caso si
tratta, la decenza minima prevede che sia comunicata, per iscritto, almeno una
motivazione valida in quanto il mio messaggio non contiene invettive,
istigazione a violenze, a discriminazione, a delinquere od altra ragione che
violi comunque la Netiquette e, quindi, che giustifichi tale comportamento.
In realtà mi aspetto delle risposte
civili e puntuali, anche critiche ma motivate, alle argomentazioni elencate.
AlexFocus (alias Alessandro
d'Esposito, Napoli)
cell.: 338.81.52.862;
mail: alexfocus@alice.it
od, in alternativa,
_-----------------______----------------___--------------------___________-
1° Risposta
di AlexFocus al programma del settore economico del M5S
23/10/2013
Premesso che NON sono un economista ma solo un ingegnere
elettronico che ha, però, avuto l'opportunità di studiare i lavori (in alcuni
casi anche di conoscere gli autori) di studiosi auritiani in economia, tra cui Bruno Tarquini, Savino Frigiola, Francesco
Cianciarelli, Antonio Pantano,
devo esprimere alcune perplessità sul programma economico del M5S.
PRIMO - il debito pubblico NON è da RISTRUTTURARE ma proprio
da RIFIUTARE in quanto si trova in tutte e tre le CONDIZIONI di DETESTABILITA’
enunciate da Alexander Sack:
A. Il
governo del Paese deve aver conseguito il prestito senza che i debitori
(cittadini) ne fossero consapevoli e senza il loro consenso (in particolare
senza chiarire le condizioni di erogazione, il suo uso e le condizioni di
pagamento o di mancato pagamento).
B. I
prestiti devono essere stati utilizzati per attività che non hanno portato
benefici ai debitori (cioè alla cittadinanza nel suo complesso).
C. I
creditori (le banche) devono essere al corrente di questa situazione economica,
e disinteressarsene.
In realtà, il DEBITO pubblico va considerato un CREDITO
pubblico ed, in quanto tale, va DISTRIBUITO equamente tra tutti i cittadini
italiani.
SECONDO – le banche private italiane, nel solo periodo dal
gennaio 2002 ad oggi (cosiddetta “epoca euro”) hanno sottratto al popolo
italiano circa 100'000 miliardi di euro col meccanismo del signoraggio, e su
tale cifra hanno ricavato all’incirca 15'200 miliardi di utili sui quali NON
hanno pagato tasse, poiché li “nascondono” nelle fondazioni bancarie: con una
percentuale esattiva di circa il 27% (quello che in media paga un impiegato sul
proprio lordo) le banche hanno evaso qualcosa come 4’180 miliardi € (cioè il
doppio del debito-credito pubblico). Non solo devono farci un bell’assegno per
le tasse ma i capi del governo, i responsabili del Tesoro, dell’Economia, delle
Finanze, del Bilancio, i presidenti dei consigli di amministrazione ed i loro consiglieri,
i componenti del gruppo dei revisori della corte dei conti e tutti i
responsabili governativi dal 1992 in poi devono mettersi in regola (per non
essere arrestati e processati per una caterva di reati) con gli italiani,
restituendo il maltolto.
TERZO – si deve fermare la FABBRICA del DEBITO: immediatamente
deve cessare l’emissione di titoli di stato creati allo scopo di dare una
“contropartita” alle banche private che emettono danaro. Tale compito (cioè la
stampa di banconote / conio di monete metalliche), dando corso alla legge
262/2005 (cioè emanando il relativo decreto di attuazione) deve essere affidata
SOLO al Poligrafico ed alla Zecca dello Stato, una volta che la Banca di Italia
sia stata nazionalizzata (cioè sia rientrata in possesso del Ministero del
Tesoro).
QUARTO – queste azioni devono essere accompagnate alla
contestuale USCITA dal SISTEMA dell’EURO (analogamente a quanto avvenne nel
1993 con l’uscita dallo SME)
QUINTO – la moneta nazionale emessa (ad esempio LIRA) avrà
un cambio con l’euro paritario (cioè 1 Lira = 1 Euro) e le fluttuazioni di tale
cambio NON saranno influenzate da speculazioni esterne ma SOLO da
considerazioni di utilità ITALIANE.
SESTO – almeno in Italia NON saranno consentiti movimenti
INCONTROLLATI dei flussi monetari, finanziari, di beni e servizi provenienti
dell’estero, in quanto sarà varata una legge equivalente alla Glass-Steagall
statunitense, abolita da Bill Clinton nel 1999
SETTIMO – per evitare che, comunque possano agire
indisturbati i programmi “robot” (automatismi che consentono speculazioni sui
flussi finanziari anche centinaia o migliaia di volete al secondo) si
applicherà una TOBIN TAX su TUTTI gli scambi finanziari la quale, anche se non
funzionasse come deterrente, porterebbe comunque un aumento complessivo delle
entrate fiscali.
OTTAVO – le tasse NON saranno più proporzionali al reddito
ma UGUALI per TUTTI ed i relativi organi di controllo potranno sfruttare
l’INCROCIO delle banche dati di tutti i beni NON per applicare tasse
patrimoniali ma per valutare il reddito minimo per detenere il patrimonio complessivo
(facendo scattare controlli MIRATI e CAPILLARI in caso di incongruenza)
NONO – le tasse complessive saranno massimo il 15%, e
spariranno tasse incostituzionali come l’IVA che divide i cittadini in due
categorie, la A che può scaricare quasi tutto, e la B (guarda caso è la più
numerosa ma comprende i meno abbienti) che non può farlo; la tassa sulla CASA
(comunque la di chiami), che è un bene acquistato con soldi già tassati e non
può essere tassato di nuovo; le ACCISE sui carburanti che colpiscono in misura
maggiore i meno abbienti. Rimarranno solo le tariffe di servizio che dovranno
essere riparametrate su dati di PRESSIONE DEMOGRAFICA e di ATTIVITÀ SVOLTA, non
sull’area del cespite.
DECIMO – le INGENTI risorse economiche così liberate saranno
utilizzate per il REDDITO MINIMO di CITTADINANZA, per la RIDUZIONE del CUNEO
FISCALE, per il FINANZIAMENTO dei SETTORI di INTERESSE COMUNE:
1.
manutenzione e valorizzazione
dell’ineguagliabile ed immenso patrimonio naturalistico, artistico,
architettonico ed archeologico, e delle attitudini territoriali specifiche (ad
es. enogastronomia, accoglienza, usi e costumi, tradizioni storiche e
linguistiche, …)
2.
opere a difesa del territorio, nazionalizzazione
delle industrie strategiche e della Banca d’Italia,
3.
costruzione, potenziamento e manutenzione di
edifici, strade, scuole, porti, ferrovie (insomma tutte le infrastrutture),
manufatti ed altri cespiti di interesse pubblico e nazionale,
4.
ricerca e sviluppo, sanità, istruzione ed
attività sociali, turismo e spettacolo, artigianato, agricoltura e zootecnia,
ecc. ecc.
Il rilancio dell’economia, dell’occupazione e delle attività
sociali è così facendo, talmente evidente e comprensibile da rendere superflua
qualunque ulteriore argomentazione.
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