domenica 25 maggio 2014


Napoli, 10/05/2014

Fatti dell’Olimpico del 3 maggio 2014, in sintesi: era prevista la partita finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli, poi, nell’attesa del fiscio iniziale della partita, a qualche km dallo stadio, nei pressi dei pullman che avevano portato i tifosi delle sue squadre all’Olimpico (e che erano SENZA sorveglianza, checchè ne dicano il ministro dell’interno Angelino Alfano ed il questore romano Massimo Maria Mazza sull’efficienza dell’apparato poliziesco) ci sono stati contatti “ruvidi” tra un gruppo di napoletani e di romani (che ci facessero questi nei pressi dei pullman provenienti dalla campania non è chiaro). Dopo qual che petardo l’aggressione ai danni dei napoletani ha viosto spuntare una pistola che ha ferito tre tifosi campani, poi, il fortunoso inceppamento dell’arma ha provocato la reazione dei tifosi napoletani che hanno messo fuori combattimento lo sparatore (tal Daniele de Santis, e lasciato a terra tre campani tra cui, molto grave, Ciro Esposito, ferito alla colonna vertebrale).

Durante le fasi convulse del pre-partita, i tifosi non vengono informati se non da squilli frammentari sui cllulari, manca il comunicato ufficiale su quel che accade accanto ai pullman che hanno portato i tifosi a Roma, addirittura si sparge la voc che una bambina sia stata messsa sostto da un’auto della polizia. I tifosi abbasano le bandiere in segno di solidarità ma sale la tensione per la mancaza di otizie ufficiali, finchè Hamsik si dirige verso al curva da cui piovono petardi contro le persone ritenute “estranee”, quei dirigenti che faevano passerella con il capitano del Napoli, scortati da numerosi personaggi non graditida (dirigenti vari, uomini della questura, steward).

Alfano ha parlato dell'azione di polizia come "impeccabile" ma mi (e vi) domando: come mai il luogo di concentramento dei pullman provenienti da altre parti di'Italia, con i tifosi a bordo, non era presidiato nemmeno da una volante, un’autoambulanza, un carro pompieri?
Per questo si è dovuto aspettare l'inizio partita: la polizia, i medici, l’antincendio erano altrove e si è dovuto attendere che andasse sul luogo per accertamenti, interventi, arresti, ricoveri? Non certo per il permesso della "Carogna" che è un ottimo alibi per coprire le inefficienze del "sistema", vero sindaco Ignazio Marino?

Fischi all’inno italiano, costruito su concetti massonici: logicamente viene fischiato dai veri meridionalisti. Esso è un inno massonico perché i “fratelli” di cui parla non sono tutti gli italiani ma solo i massoni della loggia e lo Scipio (diminutivo di Cornelio Scipione) citato non è il condottiero ma il nome in codice di un capo della cospirazione, tal Berger, professore a Monaco, nel 1778, anno in cui fu iscritto alla loggia degli Aeropagiti, illuminati per i quali svolse un’opera di depravazione finanziaria, catechizzando molti allievi sulle tesi “illuministe” che dovevano poi distruggere l’ordine consituito, per sostituire ad esso il Nuovo Ordine Mondiale. 

In un blog, http://www.internazionale.it/news/italia/2014/05/05/cosa-e-successo-sabato-allolimpico/ ho trovato dei sostenitori dell’azione dura contro i tifosi napoletani, in particolare un certo Junoss, il quale sosteneva che essi, in passato avevano manifestato dei comportamenti “sbagliati” e quindi, in pratica, questa reazione se l’erano “andata a cercare”. Gli ho risposto circa così:

“Caro signor Junoss, lei, per il solo fatto di fare una comparazione tra gli inglesi e noi, dimostra di non conoscere al storia. Quando nella Perfida Albione (altrimenti detta Gran Bretagna, pur se non ha niente di grande nella sua vicenda di predazione colonialistica internazionale) i più evoluti vestivano di pelli e portavano la clava, il Sud Italia viveva lo splendore culturale, la floridezza economica, l’ordine sociale, le punte avanzate della ricerca scientifica della Magna Grecia.
Ed il risentimento che provano molti avveduti meridionalisti (che non sono tutti "bubbonici", come lei ironizza) risale addirittura  al 1820 quando due cialtroni inglesi, come lord Silverston e lord Gladstone, si scambiavano "ameni" messaggi del tenore: "I napolitani [inteso 'tutti gli abitanti del Regno delle Due Sicilie'] non si dovranno risollevare economicamente, non dovranno più essere in grado di intraprendere, non dovranno avere nemmeno gli occhi per piangere".
 Un chiaro programma di quella invasione che, 40 anni dopo, per mano delle truppe dell carogne carignanesche, i selvaggi franco-piemontesi (indebitati prima, poi sobillati, finanziati, armati dai Rothschild), si sarebbe abbattura sul Sud come una tempesta, favorita anche dal tradimento di "nobili" (per modo di dire...) massoni. Nella penisola è stata fatta un'operazione simile a quella della ex-Yugoslavia: unire a forza popoli che non hanno niente a che vedere tra loro per linguaggio, cultura, storia, cibo, usi e costumi.
Noi del Sud poggiamo i piedi sul suolo che ha visto nascere i concetti di "occidente", di Italia, di Europa, e non abbiamo bisogno che nessuno ce li venga ad insegnare.
I facinorosi sono ovunque, ma da noi viene enfatizzato tutto, anche quello che è irrilevante; a quel tizio Carogna (che ha sicuramente altre colpe ma, con il solo gesto delle mani, ha calmato un'intera curva strapiena ed a cui non si davano notizie sulle condizioni dei feriti, ed ha evitato un sicuro, doloroso scontro con le forze di polizia), forse dovrebbero riconoscere una capacità carismatica ed "indirizzarla" invece di mortificarla…” 

Ed, infine, sui fatti dell’Olimpico, aggiungo una mia considerzione dietrologica: e se vi fosse un sottile ma potente messaggio al crescente sentimento di secssione nel Sud, che sta sorgendo sempre più prepotente? Insomma è come se il sistema avesse dato “un messaggio a nuora perché suocera intenda”.
Voi sporchi “sudici” volete ribellarvi al Nuovo Ordine Mondiale?!
E allora noi vi sporchiamo anche una festa dello sport, con un fatto grave ma collaterale, compiuto da altri, in cui non entrate per niente, solo allo scopo di sputtanarvi a livello mondiale.
Il danno e la beffa, ecco il destino dei “napolitani” da quel dannato 1860, altro che risorgimento, affossamento, ingiuria, spoliazione, genocidio, invasione.
A parte i pellirosse e la Germania, siamo uno dei popoli più invasi militarmente: 113 basi USA-NATO su 900 in tutto il mondo.



Napoli, 04/05/2014

Caro Pinocchio di Firenze, non mi convincevi con i programmi del 2009 e del 2012, e non ci riesci con le tue sparate propagandistiche da capo di governo fantoccio della stegocrazia (o “governo nascosto”).
I provvedimenti da prendere urgentemente non sono difficili tecnicamente ma solo moralmente, infatti i politici dovrebbro ammettere di aver sbagliato tutto per decenni. E questo è veramente difficil da madar giù, per loro: infatti, dopo tale ammissione, dovrbbero avere il buon gusto di levare il disturbo.
E dovrebbero farlo anche gli incapaci obbedienti che loro hanno piazzato in ogni dove, il cui unico requisito era la famigerata “organicità” (cioè qualnque palese idiozia dicesse il capo, si doveva assentire, pena l’esclusione dalla spartizione dl potere e, persino, l’ostracismo, il ludibrio delle genti, la damnatio memorie.

Passiamo ai provvedimenti di Alex (cioè il sottoscritto):
·        Nazionalizzazione della Banca d’Italia (cioè ritorno di tale istituto alla Cassa Depositi e Prestiti cioè al Ministero del Tesoro) ma con esborso per un valore pari a quello precedente alla rapina del decreto 133/2013 approvato il 29 gnnaio scorso, con la complicità di Laura, quella grande Sboldrina triste (cioè 156'000 euro non 7,4 miliardi di EURO)
·        Blocco immediato di tutte le emissione di titoli di Stato finalizzate alla stampa di contante e blocco della resitutizione del controvalore di titoli emessi, fino a nuovo ordine (come ha fatto l’Argentina, che ha procrastinato la resituzione del debito)
·        Persecuzione del principale evasore italiano, cioè il cartello delle banche private, il quale solo in epoca euro (cioè dal Gennaio 2002) ci ha sottratto circa 100'000 MILIARDI di € (per effetto del signoraggio primario), su cui ha realizzato circa 15'200 MILIARDI di UTILI su cui NON ha pagato un solo euro di tasse (nei primi 12 anni dell’era euro fanno circa 4'180 miliardi di €) perchè  le banche sono di proprietà delle Fondazioni Bancarie le quali, pure se non fanno un ciufolo per la società, sono configurate come ONLUS   
·        Riordino della materia bancaria, in modo che non sia più possibile il furto di circa 2 miliardi di euro al GIORNO, a causa delle COMMISSIONI di MASSIMO SCOPERTO (non dovute), dell’ANATOCISMO (interessi calcolati ogni tre mesi invece che 1 sola volta all’anno, quindi interessi sugli interessi), dei RITARDATI PAGAMENTI delle somme dovute
·        Eliminazione dell’IVA, in quanto tassa INCOSTITUZIONALE che si impone DOPO che sono state applicate altre tasse (regionali, provinciali, comunali) quindi è diventata una TASSA sulle TASSE
·        Istituzione del reddito minimo di cittadinanza (solo Italia e Grecia non ce l’hanno, guardacaso…), sia per chi NON ha ANCORA lavoro sia per chi l’ha PERSO (ma NON viene, ovviamente, più concesso a chi rifiuta DUE successive OFFERTE di LAVORO)
·        Abbassamento immediato delle tasse sotto il 26% (meglio al 15% che comunque sono più alte di quelle della Russia)
·        Agevolazioni fiscali come la Croazia (capannoni industriali incomodato d’uso per le aziende, sgravi per i nuovi assunti, semplificazione pr l’apertura della attività)
·        Ricostituzione dll’IRI, dell’Istituto Case Popolari, e contemporaneo annullamento degli enti inattivi, in modo che i posti di lavoro liberatisi siano riutilizzati in attività utili
·        Riduzione di pralmentari ad un quinto di quello degli USA (in modo proprorzionale alla popolazione)
·        Blocco di emissione di nuovi titoli di stato (BOT, BTP, CCT, etc.) e blocco dei vecchi, fino a risanamento avvenuto
·        Uscita dal sistema euro ed Emissione di moneta complementare garantita dal patrimonio demaniale (Stato, Regioni, Province, Comuni) comprese le infrastrutture, i munumenti, le opere d’arte.
·        Ripudio (ovvero detestazione) del bebito pubblico per le condizioni di Alexander Sack
·        Con le enormi risorse così liberatesi, avviare un gigantesco piano di modernizzazione del paese, con opere piccole, medie e grandi; un piano per l’istruzione  la ricerca avanzata, un piano per il lavoro a tutti
domenica 4 maggio 2014


Proprietà del numero 69


Simbolismo

·         Rappresenta la perfezione raggiunta da quelli che hanno abbullato il loro Karma, come ricompensa delle prove passate.
·         Simbolo della coppia, dell’attaccamento, in cui si creano i legami.

Bibbia

·         E’ il numero di crimini commessi da Abimelech contro i suoi settanta fratelli, figli di Jerubbaal, cioè settanta meno uno, perchè uno di loro è scappato.  (Jg 9,24)

Generale

·         San Gioacchino, il padre della Vergine Maria, aveva 69 anni quando è morto, secondo le visioni di Maria Agreda.
·         Il 69 è il segno zodiacale del cancro.
·         L’elemento di numero atomico 69 è il Tulio (simbolo Tm),  Appartiene al gruppo  dei lantanidi, ed è molto raro. Si presenta con aspetto metallico di tipo lucido, grigio-argentato, è tenero, duttile e ben lavorabile. È resistente alla corrosione In aria secca. Il tulio può essere usato per laser, ma ad alto costo. Altrimenti può essere  impiegato come fonte di radiazioni gamma in apparecchi portatili nei controlli non distruttivi industriali; come fonte di energia; nelle ferriti magneto-ceramiche per dispositivi a microonde..

Ricorrenze

·         Il verbo “pascolare” è usato 69 volte nella Bibbia.
giovedì 1 maggio 2014


Napoli, 01/05/2014

Cari amici e care amiche, vi posto di seguito il mio intervnto alla sttima riunione plenaria del Parlamento Due Sicilie ® Parlamento del Sud, in vista delle prossime elezioni europee che potrebbero essere (e, molto probabilmente saranno) il punto di svolta per cominciare a liberarsi delle catene europoidi (cioè massoniche) ch ci tengono avvinti, ormai da 154 anni, cioè dall’invasione franco-piemontese, ispirata, sovvenzionata, organizzata dai Rothschild ed ancor oggi spietatamente perseguita attraverso le organizzazioni criminali che vengono spacciate per “democratiche” da organi di stampa asserviti.
Spesso, quando si parla di giornalisti che fanno i loro servizi da un fronte “caldo” sentiamo il termine “embedded” cioè “organici”, come si diceva una volta degli intellettuali che vendevano la loro obiettività in cambio del senso di appartenenza alla cosca (cioè alla forza) militare “vincente”, ma quasi sempre, anche di sostanziosi vantaggi economici, insomma dei “pennivendoli” che ipocritamente pensavano di esser meglio di una prostituta la quale cede per danaro solo il proprio corpo ma conserva l’anima e lo spirito e, con una semplice doccia torna pulita come un bambino, mentre invece questi squallidi personaggi non sono recuperabili nemmeno con una lobotomia.
Le organizzazioni criminali cui mi riferisco sono: organismi NATO, ONU, WTO, BM, FMI multinazionali come Monsanto, Sygenta, Oxygen, interi stati come USA, UK, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Israele, UE ed i vassalli dei loro sanguinari governi, nazioni (Italia compresa) che hanno ai posti di comando dei governi fantoccio, completamente proni ai comandi dei loro padroni.
Ma basta col preambolo, ecco il mio intervento.
Saluti a tutti
AlexFocus

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Considerazioni Alex per la 7-a riunione plenaria del Parlamento Due Sicilie ® Parlamento del Sud del 25 aprile 2014, ore 09:30 alla Libreria Papiria, v. G. Ninni, 7/8 Montesanto

Egregi signori e gentili signore, per chi non mi conosce, sono Alessandro d’Esposito, intendente (ad interim) di Economia a Finanza per il P2S del quale mi onoro di far parte. Sono costretto, per coerenza al ruolo, in controtendenza al clima pasquale le cui dolci influenze ancora si propagano tra noi, ad affrontare temi non piacevoli.
Premetto che potete in qualunque momento interrompermi nel caso ci sia necessità di correzione o di chiarimento.

Dall’ultima volta che ci siamo visti alcune cose sono cambiate, ad esempio dal governo autoritario di Enrico Letta siamo passati a quello autoritario di Matteo Renzi  e questo ha significato un’ulteriore accelerazione del processo distruttivo del nostro tessuto produttivo, cioè l’affermazione di Mario Monti (fatta, ovviamente, in sedi estere) di essere “riuscito a fermare l’economia italiana” ha avuto un’ulteriore, deprimente, criminale conferma con Letta e Renzi e l’appoggio di Giorgio Napolitano il quale altro che impeachment meriterebbe.
Vorrei sottolineare che la manifestazione del 17 marzo scorso, che a Napoli ha raccolto poche adesioni, in Sicilia ha visto una grande partecipazione popolare, e questo merita una riflessione da parte di tutti noi.

Altrettanto bisogna interrogarsi sulle iniziative della Lega Nord (in particolare il suo presidente Matteo Salvini) che, oltre a far sparire la “Padania” dal suo simbolo per le europee del 25 maggio prossimo, ha inserito il forte messaggio “BASTA €URO” con il quale ha intenzione di presentarsi in tutta Italia, Sud ed isole comprese. Ma già si vede un effetto tangibile di questa strategia: i fan club della Lega cominciano ad aumentare al Centro ma anche nei territori dell’ex-Regno delle Due Sicilie.

E‘ triste registrare tra noi l’assenza di spirito rivoluzionario, l’incapacità di innovare, la passività sociale ma, soprattutto, una sorta di subalternità culturale alle posizioni di Unione Mediterranea il cui esponente di punta, il famigerato “esperto di economia e finanzaMarco Esposito, ha fatto capire chiaramente, invece, di essere dalla parte della conservazione dell’esistente, marcio sistema capitalistico, basato sulla menzogna a riguardo della natura della moneta (semplice unità di misura di G=P-C), della sua proprietà (attualmente delle banche private che la “prestano” a caro interesse al suo legittimo proprietario, il popolo cioè noi che accettiamo questi pezzi di carta colorata in cambio del nostro  lavoro, prodotto o servizio che sia ed, in quel momento, diamo valore a quei foglietti di carta), della sua destinazione d’uso, purtroppo pervertita (invece che sistema circolatorio della società è stata trasformata in accumulatore di valore indotto, in sistema di estorsione delle proprietà private e della sovranità popolare, in totem della finanziarizzazione dell’economia reale, in strumento di potere con cui la classe privilegiata lusinga, sottomette, prostituisce, illude, schiavizza il resto della società).

Quello che, saggiamente, affermava più di 150 anni fa il presidente USA Thomas Jefferson: “Se il popolo americano permetterà mai che banche private controllino l’emissione della sua valuta, le banche e le società che prolificano intorno ad esse [le fondazioni], prima tramite l’inflazione e poi tramite la deflazione, priveranno il popolo di tutte le sue proprietà, fino al momento in cui i figli si ritroveranno senza tetto nel continente conquistato col sangue dai padri.” si sta avverando, qui, ora, sotto i nostri occhi. E non si dica che non si sa.

Molte persone si stanno lasciando abbindolare dalle promesse mirabolanti quanto inconsistenti di Renzi il quale è ancora prigioniero dei luoghi comuni del tipo:
·        dobbiamo indebitarci per “finanziare” le opere pubbliche, l’industria, il commercio, l’edilizia popolare ed i servizi sociali!
·        Chiamiamo “investitori” (invece che “speculatori”) chi mette soldi nei titoli di stato
·        Dobbiamo riuscire, alzando i tassi d’interesse (cioè il debito pubblico) ad attrarre investitori a cui “vendere” i titoli di stato
·        Riduciamo lo stato sociale ed i servizi per pagare il debito
·        Non dobbiamo uscire dall’euro in cui siamo entrati liberamente e che, ora, è diventata (di fatto) una vera e propria prigione da cui la famigerata Troika (BCE, Commissione europea, FMI) non ci consente di uscire per fare finalmente una politica industriale nostra, una moneta nostra, una vita nostra

Ma osserviamo anche quello che accade alla “porta accanto”. Vi ricordo che il presidente eletto dell’Ucraina, Viktor Yanukovich, è stato allontanato con un colpo di stato a guida USA (hanno finanziato con 5 miliardi di dollari le proteste e le uccisioni indiscriminate sia di lealisti sia di sovversivi sia di poliziotti da parte della delinquenza organizzata) poichè Yanukovitch, poco prima della firma che avrebbe condannato il suo paese ad essere colonizzato (e schiavizzato) da BM, ONU, FMI, NATO e via elencando delinquenti, si è ribellato a questo atto criminale dei banksters e degli speculatori internazionali.
Noi dovremmo salutare la mozione d’indipendenza che la Crimea ha manifestato chiaramente ed univocamente con un regolare referendum (adesione ampia, quanto controllata da osservatori internazionali) come un atto sacrosanto di auto-determinazione di un popolo che, come noi, rivendica la propria storia vera contro la storia falsificata da coloro che, con la forza, l’inganno, la crudeltà, il genocidio, hanno costruito una narrazione a loro favorevole, contro gli interessi di una nazione.

Ricordiamo che” giornalismo è diffondere quello che alcuni non vogliono si sappia, il resto è propaganda” (aforisma di Horacio Verbitsky, giornalista e scrittore argentino, uno dei principali esponenti del movimento argentino per la difesa dei diritti umani e tra i responsabili della sezione americana di Human Rights Watch)

Una certa speranza viene da un episodio sintomatico: alcune settimane fa, in un dibattito televisivo, si sono scontrati Nigel Farage (il celebre fondatore del partito UKIP, anti-UE  che lancia, inascoltato, appelli per la salvezza del popolo greco) e Nick Clegg, il vice-Primo Ministro del governo filosionista ed antirusso di David Cameron: oggetto, la questione ucraina. Farage ha osservato fra l’altro che la Russia è stata provocata dall’Europa, che gli eurocrati hanno fatto male a costringere gli ucraini a scegliere fra Occidente e Russia, e che Vladimir Putin è «obbiettivamente» uno stratega politico di prima grandezza. Insulti, derisioni, persino minacce sottintese, attacchi violenti e grossolani in modo poco british hanno seguito il giorno dopo i commenti dei media inglesi (vedete per esempio il Guardian del 31 marzo): quasi che la stampa fosse già in guerra.

The Independent, una testata britannica moderata (equivalente grossomodo al Corriere della Serva), ha lanciato un sondaggio fra i suoi lettori. «Il leader mondiale preferito da Farage è Putin. Lo stesso Putin che sta aiutando Bashar al-Assad in Siria, che s’infischia del diritto internazionale per annettersi la Crimea. Questo, Farage lo trova ammirevole. Diteci: qual è il vostro leader preferito?».
Idea malaugurata: i risultati del sondaggio, il 5 aprile alle 16.30, sono stati Barak Obama 4%, David Cameron 2%, Angela Merkel 8%, Francois Hollande (detto “la pera”) 1% ... e Vladimir Putin, 82%.

Ma The Independent non poteva ammettere un simile verdetto popolare, contrario a quello dell’intellighentia filobancaria, quindi è stato rifatto il sondaggio: al 7 aprile (ore 17) Cameron era fermo al 2%, Obama retrocesso al 3%, la Merkel scesa al 6%, e Putin salito ancora: 86%. Ammirevole la tenuta di Hollande, inchiodato all’1% (e piacerebbe conoscerli ad uno ad uno, questi tizi per i quali La Pera è il miglior leader mondiale). E si noti che la preferenza è espressa da cittadini britannici, che si auto-considerano la quintessenza dell’occidentalismo.

Lo smacco subito dall’Independent con il sondaggio, non annuncia solo (implicitamente) una valanga di voti per Farage, nonostante i tentativi dei media per ridicolizzarlo e screditarlo (o forse proprio per questo). E si ha un bel dire che non è un vero sondaggio con criteri «scientifici», che i fan di Vladimir si siano messi a cliccare cento volte ciascuno «Putin Putin Putin»; come nota il blogger Vineyard Saker, «bisognerebbe ancora capire come mai non ci sono i fan boys di Obama o di Cameron a fare lo stesso. O Putin è ammirato da un sacco di gente, oppure è ammirato un sacco da poca gente; gli altri leader, chiaramente, né questo né quello».
Il risultato più eclatante è che i media non riescono più a manipolare l’opinione pubblica, ad imporre i «dis-valori» voluti dal Sistema (di cui sono strumenti) né le demonizzazioni obbligatorie. Si riscontra un rifiuto implicito di piegarsi all’ingiunzione mediatica che bolla la Russia come il regno del Male. La percezione di ritorno al reale, di una legittimità politica da noi scomparsa – ma di cui la gente sente ancora, oscuramente, la fame. E che essa riconosce quando compare.

Quindi la strada che ci viene indicata è quella di:
·        abbandonare le ultime illusioni sulla moneta-debito euro per giungere alla moneta-credito;
·        detestare il debito pubblico il quale, oltre che immorale, è anche  illegale;
·        lanciare forti messaggi contro la stegocrazia criminale, cioè gli anglofoni BM, FMI, ONU, i guerrafondai UE, NATO, UK, USA, Israele;
·        soprattutto dividersi da chi non solo non chiede la sovranità monetaria ma, addirittura, vuol lasciare tutto così com’è, ed insiste sulla nostra “discesa agli inferi”;
·        detassare a livelli di curva di Laffer (di cui si parla in questi giorni sulla stampa nazionale, da quando hanno scoperto, ad esempio per il tabacco, che aumenti di tasse, oltre una certa aliquota, comportano inevitabilmente riduzione del gettito);
·        defiscalizzare le attività produttive, le assunzioni;
·        diminuire il cuneo fiscale (ma non nel modo ridicolo di Renzi che dà ad alcuni 80 euro lordi ma toglie a tutti la detrazione netta di 65 € per coniuge a carico);
·        bloccare la “fabbrica del debito” (basta emissione di titoli di stato);
·        istituire il reddito minimo di cittadinanza;
·        nazionalizzare l’estrazione di petrolio e gas in Lucania;
·        nazionalizzare la banca d’Italia e tutti gli ambiti strategici (salute, difesa, …);
·        investire molto e presto in energie rinnovabili di cui i territori d’Italia (in particolare il Sud) sono ricchissimi;
·        tornare a far le cose, cioè prodotti e servizi (negli anni ’80 la finanza era il 20% dell’economia totale, ora quella “di carta” è 5 volte maggiore di quella reale).
·        Valutare il volontariato e rivalutare i mestieri;
·        insegnare la vera storia, non quella di regime che ancora oggi secreta gli avvenimenti del cosiddetto risorgimento;
·        tornare ai mestieri artigianali di una volta, perla della nostra economia;
·        tornare ad usare parole semplici come “permesso, per favore, grazie, prego, scusa” cioè l’umiltà, il rispetto, la misericordia, fondamenti della vita civile.

Concludo con un’altra buona notizia: nello scambio di auguri pasquali ho conversato con Luigi Peluso (che sicuramente molti di voi conoscono  apprezzano) ed egli mi ha comunicato che il progetto della banca regionale sta andando avanti: questo, chiaramente, non sarà che un vantaggio per il popolo duosiciliano poiché darà respiro monetario  a tante attività che ora non trovano più appoggio nel sistema bancario.

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