giovedì 23 marzo 2017
10:30 | Pubblicato da
Alex Focus |
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Napoli, 23/03/2017
Le
considerazioni seguenti mi sono state scatenate sì, da un articolo di Panorama, n. 48 del 30/11/2017, scritto da Oscar de Montigny ed intitolato “É tempo di nuovi eroi. E possiamo essere noi”, ma anche dal
contatto continuo con persone che, nel migliore di casi, non hanno sufficiente
consapevolezza della loro responsabilità, dei loro doveri, del significato profondo
della loro stessa esistenza. È questo un periodo in cui la maggioranza di
persone ha un solo credo: il dio danaro
Il male moderno: adorazione di Mammona, il dio
quattrino che vince sul Dio Trino per 4 a 3
|
Chiesi,
alcun tempo fa, a dei colleghi se si consideravano progressisti o
tradizionalisti (non uso i termini “destra” e ”sinistra” perché questo
linguaggio settecentesco non descrive quasi più niente della nostra visione
politica e chi continua pervicacemente ad adoperarlo ricade in due sole classi
umane, i manipolatori ed i manipolati, in cui i primi hanno la parte di
demagoghi bugiardi, vigliacchi e traditori, mentre i secondi sono dei poveri
impediti mentali o, almeno, disinformati di prima categoria).
Quando
qualcuno, timidamente, si è dichiarato “progressista” io gli ho chiesto “Va
bene, ma perché?”.
Sono
stato crudele, lo so, a chiedere conto di una visione poco ragionata, ma
tant’è…
Io
gli ho proposto: “Forse perché credi fideisticamente nel cosiddetto ‘progresso’?
” .
Quello
ha annuito vigorosamente di “sì” ed io ho replicato: “ma cos’è il progresso per te?”.
Lì
c’è stata la resa definitiva, dopo qualche balbettio poco convinto su “avanzamento di scienza e tecnica” . Io
gli ho proposto, sulla falsariga dei pensatori religiosi, che “il vero progresso c'è quando i vantaggi di
scienza e tecnica sono per tutti, altrimenti è privilegio”.
Quelli
piccati, a loro volta, mi hanno domandato come mi considero, ed io ho replicato
“tradizionalista” ed alla loro richiesta di chiarimento, ho aggiunto: “Io sono conservatore per le cose buone del
passato, quelle che ovviamente vale la pena di conservare, e modernista per le
novità che funzionano meglio delle cose vecchie e conosciute.”
Ma,
ovviamente come ha ricordato anche lo splendido Maurizio Blondet nel suo articolo “Psicopatici
al potere plasmano la «società della
malevolenza»”, in questa società contano di più le calunne sussurrate
all’orecchio dei decisori da pochi, agguerriti, convincenti malati mentali che
le corrette azioni svolte sul campo da stuoli di persone sane.
Metafora della Maldicenza
|
In
realtà noi stiamo vivendo un periodo eccezionale, di rottura, rivoluzionario,
epocale. Alcuni invocano come causa dei nostri problemi crescenti ora la
rivoluzione tecnologica, ora il terrorismo islamico, altri la sfiducia nella
politica, altri ancora il populismo, la mafia, la corruzione e quant’altro…
Ma,
a mio modesto parere, quel che sta accadendo dipende dall’involuzione sociale
causata dalla materializzazione della vita stesa, dalla mancanza di una
dimensione spirituale, la cosiddetta WeltanSchauung dei filosofi tedeschi,
dalla mancanza di direttive etico-morali, di un’azione precisa nella direzione
del bene comune …
In
questa situazione non ha certo aiutato un’nformazione bacata, corrotta, falsa
che opera come quel istrione che dice “testa-vinco-io, croce-perdi-tu” e che
non ammetter repliche alle sue bugie da parte del web, indicato per definizione
il “luogo delle fake-news” solo quando viene indicata una via diversa dalla
“vulgata corrente”. Una brutta situazione resa ancor peggiore dalla nascita di
agenzie per la “valutazione dell’informazione in senso politically correct” che
semprano dei veri e propri MinCulPop riveduti e corretti in salsa dittatoriale
(vedi quel che è avvenuto in Francia e sta per accadere anche in Italia, grazie
a quella Sboldrina di Laura, presidenta della Camera dei Deputati, con il suo
bravo grembiulino massonico), che propaga ad ogni occasione il “verbo” dei
Bilderberg, della Trilateral, del PNAC, del FMI, della BM, della Troika a
conduzione “tetesca”,
Morpheus offre la pillola rossa (per il doloroso risveglio) e la blu (per continuare a dormire nel baccello)
|
Noi
siamo immersi in una enorme, spropositata, gigantesca, universale menzogna che
ci nasconde la natura reale del Matrix in cui siamo costretti a vivere,
soffrendo, e ci sono pochi che ci offrono la scelta tra la pillola blu (per
continuare a dormire placidamente nel baccello offerto dal sistema) e quella
rossa (per svegliarsi dolorosamente alla realtà concreta).
Quella
in cui viviamo oggi, si può dire una vera e propria situazione disperata, potrà
essere governata solo da un diverso tipo di modello umano. L’intero articolo “É tempo…” di Montigny, si può leggere
sul seguente collegamento:
Traggo
da esso alcune citazioni, innanzitutto l’incipit:
“Alle recenti elezioni americane hanno perso
tutti perché nessuno ha saputo proporre visioni e mondi migliori. Eppure,
questa epoca di cambiamenti profondi e di grandi disagi può essere l’inizio di
una svolta collettiva. I suoi protagonisti saranno coloro che produrranno merce
preziosa come amore, solidarietà e rispetto per il prossimo.”
“Questa epoca imporrà un radicale cambio di
paradigma, l’amore come vero atto economico, che si ricollocherà al centro di
tutte le dimensioni della vita, il vero processo produttivo supremo.”
“Tutti gli uomini desiderano, naturalmente,
amare ed essere riamati. Tale desiderio si trasferirà nei rapporti di lavoro,
nella politica, persino nell’organizzazione amministrativa perché è l’unico
modo per stare tutti meglio. Si capirà che il vero vantaggio per se stessi si
può ottenere solo realizzando un vantaggio per l’altro. Qualcuno ha detto che
un vero egoista, all’estremo, non può che essere altruista.”
“I nuovi eroi che guideranno la nuova epoca
saranno uomini comuni ma che avranno in sé (e coltiveranno consapevolmente) la
scintilla del divino, che applicheranno in ogni occasione valori ed ideali di
valenza assoluta”.
Non
ho ancora visto in giro degli elementi rappresentativi che rispecchino queste
caratteristiche, certo non si trovano nei tradizionali raggruppamenti con
impostazione settecentesca di destra-centro-sinistra o negli indefiniti
“cespugli” che vivacchiano ai margini dei partiti maggiori e, forse, nemmeno nei
pentastellati. Ma probabilmente è un mio limite di osservazione…
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