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giovedì 2 gennaio 2020

Napoli, 02/01/2020

2° pillola  video di Alex Focus pubblicata il 2019_03_17

Buongiorno internauti. Non sono Morpheus, il personaggio che offre a Neo, il protagonista principale della fantastica metafora filmica Matrix la pillola rossa per svegliarsi dalla prigione del baccello ma almeno offro la mia pillola per tentare di orizzontarsi nella tempesta di sabbia mediatica che avviluppa la nostra ragione…  

Oggi ho visto personaggi come Pierluigi Bersani e Matteo Renzi fare degli exploit tra il tragico e la commedia.

Il primo si è lanciato in una dichiarazione di guerra: “Proporrò lo Jus Soli anche se la gente non lo vuole”. Ma sei sicuro che qualcuno voglia davvero te, ancora tra i piedi? L’arroganze di questi camerieri dei banchieri non ha limite. Basta qua…

Il secondo invece l’ho sentito e visto lanciato in una filippica video contro Marine Le Pen, irridendola di aver sempre perso le competizioni elettorali mentre lui ha perso solo una volta. Il saputello ha dimenticato le porcate che ha fatto con gli 80 euro (barattati in cambio dell’invasione dei migranti, e poi addirittura chiesti indietro a molti dei beneficiari), la sottrazione indebita di 6’600'000 $ dai fondi UNICEF da parte del cognato Alessandro Conticini, e ciliegina sulla torta, le truffe dei genitori che sono stati pure condannati. E qui mi fermo per non esagerare…
 
A parte il fatto che il Matteo ha sempre avuto la stampa (di regime, ovviamente) a favore, Marine l’ha avuta sempre contro. E non con fatti reali ma con bugie, con omissioni, con imbrogli che non si sanno ancora tutti

Il terzo fatto è la campagna di stampa (ovviamente antifa) che si è scatenata per il terribile episodio della Nuova Zelanda, dove una rivendicazione, non so come raccolta, la attribuisce ad un generico “fascista”.
A parte il fatto che nella politica fascista non è previsto l’omicidio immotivato, figuriamoci una strage di quel efferato tipo (e qui mi verrebbe da elencare il decalogo della mistica fascista ma per ora ve lo risparmio), c’è un’altra considerazione da fare.  

Io credo che gli antifascisti si sono auto-dichiarati esistere contro un fascismo che non esiste più, quindi ogni tanto, devono rinfrescare a se stessi la ragione di esistenza, anche contro qualsiasi ragionevole logica.

E ne avrei da dire anche sulla bambinetta svedese (un po’ ignorante, visto tutti gli scioperi che fa a scuola) Greta Thunberg, la suffragetta del “clima ebbasta” che i media stanno pompando ogni giorno in una maniera indecente, come se potesse davvero salvare il mondo, intanto, vi sono dei veri studiosi, come il premio Nobel Carlo Rubbia, il quale ha dato un fendente conclusivo alla religione del “riscaldamento globale” ma non se lo fila nessuno. Ed i veri problemi, come la proprietà popolare della moneta con relativo abbattimento del signoraggio bancario, la perdita dei diritti civili in tutte le cosiddette “democrazie Uccidentali”, la stessa invasione di Italia, Germania e Giappone da parte di decine di migliaia di sondati stranieri (in Italia 120 basi palesi e 20 nascoste per le quali paghiamo un balzello 100 milioni di euro al giorno, che fanno 36,5 miliardi di euro all’anno), servizi come strade, trasporti, sanità, controllo del territorio, scuola, lavoro, dissesto idrogeologico,  al collasso nel sud passano in secondo o terzo piano… 
Alla prossima…

Sia il video sia il testo di questo intervento si trova, oltre che sui media più diffusi (su FB è sul link https://www.facebook.com/alessandro.desposito?fref=search&__tn__=%2Cd%2CP-R&eid=ARDLNBpJSS6HcZXIszGP9YaTw0pStJMo1FzQ080cX-_7qyJPS90MdRbxFRwWUaj6Rmx-YDnnfXLZGNKL), anche sul mio diario elettronico, nel quale potete commentare:
e sul canale, ben più importante, di Accademia della Libertà.
Saluto tutti gli internauti, namastè
domenica 10 giugno 2018
Napoli, 10/06/2018

Da alcune settimane un amico, il quale ha tendenze borghesi (quindi è un gaudente che pensa solo a mangiare e bere, scopare e viaggiare, ascoltare musica, vedere film, poi, di tanto in tanto dà ad intendere di avere a cuore la società, la cultura, la trascendenza ma in realtà è un po’ ignorante e pure un ateo che non crede a niente ed a nessuno, anche se devo dire che è un insostituibile, gioviale ponte di collegamento tra persone) si è appassionato ad una citazione che faccio (talvolta modificandola un po’) di un romanzo di Leonardo Sciascia,Il giorno della civetta”, sui cinque tipi di uomini ed a cui ho aggiunto i quattro tipi di donna.


Gli uomini si dividono in:

·       UOMINI – coloro che parlano in faccia, affrontando con coraggio le conseguenze di ciò che pensano, dicono e fanno

·       UOMINICCHI – vorrebbero fare come gli uomini ma non sono capaci

·       UOMINI DI MERDA – quelli che colpiscono alle spalle

·       CHICCHIRICHI’ – sono quelli che sanno solo parlare ma non fanno mai niente

·       QUACQUARAQUA’ – sono talmente impauriti che le ginocchia non li sostengono e non sono nemmeno in grado di parlare


Le donne si dividono in:

·       GENEROSA (lo fa con tutti)

·       SDEGNOSA (non lo fa con nessuno)

·       RITEGNOSA (lo fa solo con uno)

·       DISPETTOSA (lo fa con tutti meno che con te)

 
Leonardo Sciascia
 
Sciascia era un grande scrittore siciliano che ha denunciato per primo i “professionisti dell’antimafia”, cioè personaggi come Franco Roberti, Rosy Bindi ed innumerevoli altri, che hanno costruito per sé delle carriere sul contrasto al triste fenomeno della delinquenza organizzata (detta anche “macrocriminalità”) senza fare concretamente nulla per combatterlo. E la criminalità organizzata è nata con l’intervento del ministro di polizia borbonico Liborio Romano, messosi d’accordo con il capo della (allora minoritaria) camorra Salvatore De Crescenzo (detto Tore ‘e Crescienzo) per fare scudo all’invasore Garibaldi e non fargli arrivare nemmeno un tappo di spumante addosso. L’oppressione esercitata da questa “polizia” criminale sulla popolazione dura ancora oggi e contribuisce a tenere il Sud in condizioni di sottosviluppo, arretratezza, povertà.


Flavio Briatore

Ecco, mi indigno quando mi trovo a leggere di un cialtrone come Flavio Briatore che offende il nostro meridione dicendo che “per la cultura vado a Parigi mentre in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia ci posso passare solo per mangiare e fare il bagno”, mi sembra di vederlo questo flaccido borghese, un grosso sacco di merda, ignorante, arrogante, presuntuoso il quale non ha contezza che, mentre Roma era un villaggio di pastori nomadi, Milano era una landa desolata abitata da selvaggi in pelliccia e clava, Parigi era una fredda, brulla terra percorsa da predoni con le corna, sei secoli prima di Cristo a Elea (Salerno, Campania) vi era una scuola filosofica animata da Parmenide e Zenone, a Crotone (Calabria) insegnava matematica e geometria Pitagora, a Messina (Sicilia) viveva l’inventore Archimede.

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