giovedì 16 gennaio 2014


Napoli, 16/01/2014

 
Antonella Randazzo

La piovra che cito nel titolo è quella che si vede nella figura iniziale dell’articolo “Grembiulini feroci” comparso sul numero 109 in data 30 marzo 2013, di LaNuovaEnergia, rivista on-line (a pagamento, modico considerando la messe di informazioni fornita, e che consiglio vivamente a chi è stanco della solita dis-informazione di regime). Invece l’accoppiata a cui faccio riferimento è quella formata da Antonella Randazzo (la fantastica sociologa che anima la rivista suddetta e che ha suggerito alla realtà che ci circonda delle angolazioni particolari, brucianti, a cui spesso ha fatto seguito un silenzio assordante, da parte della stampa italiana) e Paolo Ferraro, (il magistrato che ha fatto più squarci di tutti i suoi predecessori nel velo che si avvolge strettamente sui fatti più importanti verificatisi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale).

Di seguito propongo una rielaborazione dell’articolo, con immagini e note mie. Buona lettura..


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Grembiulini feroci (tratto da LaNuovaEnergia, 30 Marzo 2013)

piovra sulla repubblica massonica

Se accetti di diventare un personaggio carismatico, portatore della rabbia e delle speranze degli italiani, allora l’élite al potere ti mette in prima pagina, ti fa diventare un personaggio mediatico, che ogni giorno appare in più fonti ufficiali.
Diventi ricco, famoso e prendi parte alle diverse sceneggiate di regime, con tutti i vantaggi che ne conseguono.
Ma se scegli di dire la verità su argomenti assai scottanti, quali sono la massoneria, il potere finanziario ed il satanismo, allora ecco che si muove la macchina della distruzione, pronta ad avventarsi su chi non “gioca” allo stesso modo di tutti gli altri.

In questo caso, ti tengono ai margini, oppure, se diventi troppo popolare, cercano il modo di arginare il “pericolo”.



Paolo Ferraro
É capitato al magistrato Paolo Ferraro che, dopo diverse vicissitudini, ha deciso di raccontare a tutti la sua agghiacciante quanto inquietante esperienza.
I tasti toccati da Ferraro sono gli stessi che hanno contribuito al portare alla morte altri personaggi importanti, come Falcone e Borsellino.
Oggi però, il gruppo di potere ha trovato altri modi per mettere ko chi decide di dire cose che la propaganda ogni giorno creca di nascondere.
Oggi si è capito che non per forza bisogna incaricare un gruppo mafioso di mettere le bombe.

Oggi si possono scegliere altre strade: sembra che ci sia l’imbarazzo della scelta.
Ci sono metodi “puliti”, chiamati dalla CIA di “neutralizzazione”, ed altri che mirano ad una morte civile, facendo credere che la persona considerata pericolosa sia matta o gravemente squilibrata.
Purtroppo è il metodo utilizzato contro Ferraro, che si è trovato costretto a fare trattamenti psichiatrici, pur non avendone alcun bisogno.
É chiaro che il magistrato ha raccontato fatti che qualcuno non gradisce che si sappiano, come le tecniche di manipolazione mentale praticate anche nelle sedi militari, o l’esistenza di reti massoniche poco interessate all’esoterismo e molto interessate al potere.
Di recente, Ferraro è stato convocato in udienza dinanzi al giudice tutelare. Racconta:
“Per il 14 marzo 2013 sono stato convocato in udienza davanti al giudice tutelare di Roma (presidente della sezione tribunale) per la “nomina di ‘amministratore di sostegno’ non alla mia anziana madre od alla signora terminale in ospedale … ma a me. Chi sa capisce quanto grave sia togliere ad un soggetto autonomi, capacità di agire ed, in crescendo, intrappolarlo rapidamente … nella direzione finale che è stata evidentemente tracciata dall’odio di chi credeva di poter mettere tutto a tacere … Farlo a Paolo Ferraro significa esattamente quello che intuite e non servono parole”.

Ferraro ha contribuito non poco a far capire che il nostro paese non è libero, e che fenomeni come le stragi impunite e la mafia non sono considerate avulse dal sistema di potere politico e finanziario che oggi domina. Spiega:
“Noi siamo un paese di confine. Stragi, eversione, uccisione di magistrati per bene hanno caratterizzato gli ultimi 20-30 anni, ma nessuno ci ha mai detto il vero perché. Bene, adesso lo dice chiaramente un magistrato che ha pagato un prezzo scontrandosi contro i poteri forti. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono morti perché, partendo dalla ricostruzione della cupola mafiosa, attraverso dati internazionali, meccanismi di analisi finanziaria, attraverso le dichiarazioni orali ma non registrate di Tommaso Buscetta, attraverso un’analisi complessa, erano arrivati ad individuare un grumo deviato, una grande organizzazione criminale, internazionale, una realtà associativa sovranazionale … Furono uccisi perché quel livello di contrapposizione dello Stato a queste derive ed oligarchie sovranazionali non era compatibile con il progetto che doveva controllare gli Stati mediterranei e l’Italia. Ma questo non ve l’hanno detto.
Ancora oggi vi raccontano della trattativa Stato-mafia”.

Ferraro non si limita a denunciare la corruzione e la disinformazione. Egli ha scoperchiato una realtà ancora poco conosciuta in Italia. Si tratta delle cosiddette “Reti massoniche”. [13]

[13] Randazzo Antonella, Dissimulazioni massoniche, Espavo, Milano 2009

Carmela Melania Rea
Luoghi in cui non soltanto vengono identificati i “grembiulini” a cui andranno le cariche importanti o di potere, ma si mettono anche a punto metodi di asservimento. C’è anche una realtà, se possibile, ancora più inquietante nei racconti di Ferraro. Egli parla di gruppi segreti organizzati ad hoc, per mettere a punto tecniche di controllo mentale.



Questo probabilmente avveniva anche nella caserma della Cecchignola (a Roma), ed in quella in cui lavorava Salvatore Parolisi (ad Ascoli Piceno) Teramo), e per questo la povera Carmela Melania Rea [una bella donna, alta, formosa, con lunghi capelli corvini, il suo ruolo, come descritto dallo stesso Ferraro, era di “sacerdotessa del sesso” durante le “cerimonie” di sottomissione con le quali i militari, uomini e donne, presenti nella caserma, imbottiti di droghe per alterare i loro sensi, erano sottoposti a torture, a rituali di accoppiamento multiplo, che includevano anche minori, come risulta della intercettazioni ambientali ormai disponibili in rete, e da cui si possono ascoltare delle nenie ipnotiche, “medievaleggianti” (come le definisce lo stesso Ferraro) senza apparente senso, probabilmente dei “grilletti psicologici” o attivatori, come accade con la poesia Stopping by Woods on a Snowy Evening di Robert Frost: "i boschi sono belli, oscuri e profondi, ma ho promesse da mantenere e molte miglia da percorrere prima di dormire, molte miglia da percorrere prima di dormire") nel film Telephon, interpretato da Charles Bronson nel 1977, n.d.A.] sarebbe stata uccisa e poi portata in un bosco vicino a Teramo.

Charles Bronson
La donna aveva scoperto che, nell’addestramento femminile della caserma dove lavorava il marito accadevano cose strane, ed aveva deciso di parlarne coi magistrati [purtroppo è andata a parlare, di sera, quando la Procura è chiusa al pubblico, col magistrato “sbagliato” cioè quello che faceva parte della rete massonica che gestiva la Cecchignola, ed era sorvegliato da Ferraro, n.d.A.]. Senza reticenze, il magistrato parla del famigerato progetto MK-Ultra che non fa parte del passato ma è anche una realtà presente. Infatti ora si chiama “Programma Monarch”, è non è cambiato affatto nella sostanza. Melania Rea è stata vista da Ferraro parlare con un magistrato che avrebbe fato parte del programma citato.
L’idea è che, forse, la donna aveva capito qualcosa del Programma Monarch, e di un possibile coinvolgimento dello stesso Parolisi.

A quanto pare, Melania frequentava la caserma del marito assai più di quello che è stato detto, e la famiglia Parolisi frequentava i “superiori” e non solo i “pari grado”. La svastica [si dovrebbe dire “lo swastika”, in quanto è un antico simbolo indù, che rappresenta il movimento del cosmo, ed è rappresentato, come motivo benagurante, persino sulle porte delle case, n.d.A.] trovata incisa sul corpo di Melania suggerirebbe un legame col progetto MK-Ultra, che deriva da un progetto nazista [credo sia un depistaggio, tentato dagli assassini, anzi dall’assassina, in quanto il sito dove è stato trovato il corpo non era il luogo del delitto (poiché non c’era abbastanza sangue sul terreno) e su Melania sono state trovate tracce di DNA femminile, probabilmente lasciate durante una violenta colluttazione con la soldatessa mandata a fare il “lavoro sporco”, n.d.A.].
Il GIP Giovanni Cirillo ha ipotizzato che Melania avesse scoperto che in caserma si stavano facendo esperimenti di controllo mentale, o che addirittura lei stessa ne fosse una vittima, e che dopo la nascita della figlia stesse affiorando qualche ricordo.

Occorre dire che gli esperimenti di controllo mentale  non garantiscono l’assenza totale di consapevolezza delle vittime e che, spesso, avvicinandosi ai 30 anni, la vittima inizia ad avere sempre più ricordi che la portano alla verità sulla sua condizione.
É evidente che queste persone diventano “pericolose” per chi ha interesse a tenere segreti questi piani.
Dobbiamo precisare che Ferraro non è l’unico personaggio a parlare delle reti massoniche e dei programmi di controllo mentale, ma è forse l’unico a farlo da persona che ricopre (o ricopriva) un importante ruolo istituzionale.

 Per questo ci si accanisce contro di lui molo di più che contro altri scrittori o giornalisti che hanno detto più o meno le stesse cose: Ferraro per il suo  ruolo è (o dovrebbe essere) assai più credibile.
Essendo interno alle realtà di cui parla, è di certo una persona che sa bene di cosa parla. Questo è il motivo per cui lo si vuole far diventare incapace di intendere e di volere. Purtroppo, al momento, Ferraro è forse l’unico magistrato che sta denunciando i fatti dei “grembiulini feroci” e, per questo, stanno cercando di renderlo non attendibile. Nonostante egli possa provare con in fatti le cose che racconta, ed abbia regolarmente fatto denuncia all’Autorità Giudiziaria, purtroppo c’è stata una rapida archiviazione da parte della Procura delle Repubblica di Roma.



Questo, ovviamente, va contro di lui, e si aggiunge al fatto che ancora in Italia non esiste una vera conoscenza relativa alla massoneria, e dunque molti non possono nemmeno formarsi uina corretta opinione pubblica, non comprendendo a fondo qual è la problematica ed essendo stati disinformati dai canali ufficiali.
Antonio Padellaro, direttore de “Il Fatto quotidiano”
Anche pubblicazioni come “Il Fatto Quotidiano” che si spacciano per indipendenti e favorevoli ad un’nformazione a 360 gradi, n realtà spesso disinformano gravemente a proposito di argomenti come la massoneria ed il potere finanziario, che sono temi chiave per capire il mondo in cui stiamo vivendo.



Gioele Magaldi
Ad esempio, proprio Antonio Padellaro, direttore del “Il Fatto quotidiano”, in un articolo del 06 Febbraio 2013, ha pubblicato una versione censurata e manipolata dell’intervista del Fratello Gioele Magaldi al giornalista Fabrizio d’Esposito. In pratica, Padellaro vuole apparire come un giornalista che parla anche di massoneria, ma lo fa con le dovute cautele, dato che non vuole certo tradire i suoi padroni, i massoni di regime come Mario Monti e Mario Draghi.

Mario Monti col grembiulino

La domanda scottante era:
“Leggendo il suo sito, si apprende che il mondo del potere è zeppo di fratelli. Lasciando da parte P2, P3 e P4, lei chiama fratelli anche Draghi e Monti”

Risposta:
Mario Draghi e Mario Monti sono entrambi massoni. Di più: appartengono all’aristocrazia massonica sovranazionale. Su ciò saranno peraltro prodotte importanti ed autorevoli testimonianze documentarie nel mio libro ‘Massoni’. Tra l’altro, occorre dire che troppo spesso, sulla questione MPS, ci si interroga sul livello italiano degli intrecci massonici. In realtà, se c’è un massone implicato fino al collo nella vicenda, quello è proprio il Venerabilissimo Maestro Mario Draghi, governatore di quella Banca d’Italia che tutto fece tranne che intervenire energicamente al tempo della strana acquisizione di Banca AntonVeneta da parte del Monte dei Paschi di Siena.”

Sete di sangue dei vampiri finanziari
                                     
Altra domanda:
“A volte si può trattare solo di semplici consorterie senza tirare in ballo la massoneria?”

Risposta:
“Quando c’è in ballo il potere economico-finanziario, bancario, politico, diplomatico, ecclesiastico, etc. c’è sempre dimezzo la massoneria. Non c’è da stupirsene: il mondo moderno e contemporaneo i matrice euro-atlantica è nato grazie all’azione di avanguardia ideologica svolta dai liberi muratori contro l’Ancient Regime. É naturale che i creatori delle società moderne ne abbiano mantenuto il controllo.”[14] [io aggiungo, in barba a tutte le presunzioni ideologiche di qualunque matrice intellettuale che descrivono la “rivoluzione” come “manifestazione spontanea, democratica e popolare”]


Padellaro, come tutti i giornalisti di regime, si autocensura, ed ha tolto dall’intervista ogni riferimento a Monti e Draghi. Quello che ha fatto lui, lo hanno fatto ance altri giornalisti. Ad esempio, Magaldi è stato censurato anche su Vanity Fair.
É chiaro che quello che non si vuole far capire è lo stretto legame tra sistema di potere basato sul controllo finanziario e le reti massoniche.
Queste ultime non sono create per fare pratica esoterica ma semplicemente per meglio controllare e coordinare i personaggi che avranno rilievo in tutti i settori più importanti.
Mario Draghi in divisa massonica


Questo è sempre avvenuto, sin dall’Unità d’Italia. Gli italiani ne erano consapevoli fino al periodo fascista, [15]  ma oggi moltissimi non conoscono completamente questa realtà.

[15]  Randazzo Antonella, Dissimulazioni Massoniche, Espavo, Milano 2009

É per questo che si sta perseguitando Ferraro: quello che lui sa e che può provare non deve essere divulgato al grande pubblico. I vertici massonici, che sono costituiti dagli stessi personaggi che stano a capo dei grossi gruppi finanziari internazionali, si sono garantiti l’ignoranza delle masse sulla massoneria, potendo controllare i mass media.

Eppure qualcosa sfugge: l’azione di persone che scoprono fatti che non possono essere tenuti nascosti, dato che il cambiamento dell’Italia è basato sulla maggiore consapevolezza, dovuta all’emergere di realtà non conosciute ma molto importanti per capire le caratteristiche di un sistema che per secoli ha asservito i popoli, ma che oggi sta vacillando.
Uno dei motivi della sua crescente debolezza sta proprio nella volontà di sempre più persone di pretendere  di capire, e di cercare la verità senza temere quello che si trova.


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