martedì 3 luglio 2012

Napoli, 03/07/2012

A volte fatti apparentemente banali portano a conseguenze assolutamente imprevedibili quanto eclatanti” non so chi l’abbia detto ma rappresenta lo spirito che aleggiava sabato mattina u.s., 30 giugno 2012, alle ore 10:00 nella Chiesa di s. Croce (o del Purgatorio) a P.za Mercato, Napoli quando è iniziata la 3° seduta del Parlamento delle Due Sicilie – Parlamento del Sud, presieduta dal coordinatore, prof. Vincenzo GULÌ.
Non vi erano tante persone (circa un centinaio) ma erano tutti fortemente motivate: individui di tutte le età hanno sacrificato l’opportunità di andare al mare in una calda giornata di fine giugno per dare il loro contributo alla risorgenza del meridione in macroregione di dignità internazionale, così com’era prima dell’invasione franco-piemontese.
Purtroppo, per un banale inconveniente tecnico, non posso realizzare gli atti della riunione ma cercherò di fornire un ritratto a viva memoria degli argomenti principali.

Nella sua introduzione il prof. GULI’, ha sottolineato la necessità di unire le varie frange meridionaliste che, finora, hanno lavorato quasi in contrapposizione l’una con l’altra, in un’orgia di divisioni faziose e settarismi che hanno indebolito la causa complessiva del Grande Sud, una grande barca per tutti, contro la tendenza ad individualizzare i problemi ed a mancare le soluzioni. Ha, poi, parlato di iniziative concrete per mettere sotto pressione la malapolitica nazionale, ad esempio CompraSud che dovrà comprendere aziende del Sud che saranno la scelta preferenziale sia come prodotti sia come servizi, tra cui si distingue il marchio R2S (sito www.erreduesse.com ), Sapori e culture delle Due Sicilie: produzioni biologiche, a KmZero, senza veleni e con qualità della tradizione del Sud, i quelle terre del Meridione quando questo termine non aveva l’accezione negativa che ha ora (e che non dovrà più avere).

Subito dopo Gulì, ha parlato Gianni MATURI (dalla Sicilia) il quale ha sottolineato il parallelo tra la situazione attuale ed il disastro economico che si verificò 151 anni fa con l’invasione savoiarda.

Quindi è intervenuto l’avv. ALOGGI che si è dichiarato sanfedista, legittimista ed ha pubblicizzato il gruppo FB “RuffoCardinale” sul link: http://www.facebook.com/pages/Cardinale-Ruffo/182873808393051 ed ha lanciato l’idea di costituire un elenco preferenziale di neoborbonici, sulla falsariga di quanto fatto dai pellerossa americani (che hanno chiesto ed ottenuto un risarcimento consistente dagli USA) chiedano un risarcimento per l’atto di guerra ed i successivi atti di predazione, assassinio, genocidio, incendio, devastazione, espropriazione delle terer agricole e via criminaleggiando.

Ha preso la parola Pompeo DE CHIARA il quale, con voce vibrante ha denunciato il ricatto sotto il quale si tenta di piegare il popolo, questo finto debito costruito in modo truffaldino dai banchieri e dai politici corrotti.  

Poi ha preso la parola Luigi PELUSO, laurenado di giurisprudenza, il più giovane tributarista d’Italia in quanto è riuscito a presentare una petizione alla Comune ed alla Provincia di Napoli, chiedendo (e poi ottenendo) la trasformazione di tale petizione in disegno di legge per il recupero della sovranità economica, politica e finanziaria (impendendo che le banche raccolgano crediti dai cittadini del Sud e poi li investano al Nord o addirittura all’estero). Il suo intervento che non sono riuscito a registrare merita un approfondimento a parte.

Ha preso la parola Giuseppe FONTANA, uno degli organizzatori e membro del Parlamento Duosiciliano il quale ha parlato delle conseguenze dell’annessione violenta di 151 anni fa: devastazione, fame, emigrazione, sfruttamento dei popoli del Sud da perte di quelli del nord. Persino nell’assicurazione auto odierna si verifica un’ingiustificabile sperequazione che comporta un dispendio nel Meridione che vale 3, 4, 5 volte quel che viene chiesto ad altre regioni d’Italia. 
Poi ha anticipato che si svolgerà una manifestazione dopo l’estate, in data da decidere.

Quindi ha parlato il sottoscritto esponendo il seguente intervento:

Piccola premessa:
per gli argomenti da affrontare e la loro soluzione mi sono ispirato al simbolismo della dea Atena (Minerva per gli antichi romani) dea della conoscenza e della saggezza (nata direttamente dalla testa di Zeus-Giove) che si appoggia alla lancia con cui schiaccia il serpente (il quale rappresenta la sovversione globalista attuata nell’ombra dei palazzi del potere dell’oro con la menzogna, l’astuzia ed il tradimento contro il sangue dei popoli, la loro libertà e dignità) è il messaggio (come ricorda l’archeologo e filologo Louis Godart della Federico II di Napoli nel suo magnifico “La libertà fragile”, Mondadori 2012) a tutti i cittadini di Atene-Roma di “difendere le conquiste della mente e del cuore con la forza, se non si vuole che le minacce del tempo  e le insidie degli uomini le cancellino” . Sembra proprio ciò che sta avvenendo in questi tempi oscuri, a causa delle recenti autoritarie imposizioni di Monti e varia compagnia mondialista. 
Per questo chi non accetterà il cambiamento per le istanze del popolo sofferente, dovrà accettare di trattare col fuoco e col sangue.
Pallade (giovane) Atena che rinnova se stessa con la saggezza (spesso la civetta è sulla sua spalla, come consigliera, ed è rappresentata sulla moneta da 1 euro della Grecia) a volte è raffigurata con una brocca d’acqua con cui rende fertile il terreno culturale della società.
Piccola mia simiglianza: i fiammiferi che si usavano un tempo erano soprannominati “Minerva” ed io intendo (noi intendiamo), nel limite delle mie (nostre) forze di riaccendere con una piccola fiamma questo fuoco sacro dei nostri antenati che cova sotto le ceneri e le macerie del mondo tradizionale, umiliato dalla profanazione dei luoghi degli avi, spezzato con il maglio di un’economia falsa e ladra, schiacciato con l’immiserimento, trucidato con le armi, disperso nel mondo con il flagello della migrazione, che ha subìto persino la “damnatio memoriae” della sua trimillenaria storia e che chiede, finalmente, riconoscimento e risarcimento, valore e coraggio, rispetto e orgoglio.  
Ancor più brutale fu Thomas Jefferson dicendo: L'albero della libertà di tanto in tanto va innaffiato col sangue dei patrioti e dei tiranni. È il suo concime naturale.
Fine premessa

Il sottoscritto, in aderenza allo spirito del Parlamento Duosiciliano - Parlamento del Sud (da ora sinteticamente riferito come Parlamento Sud) riconosce che i principali problemi dei popoli delle regioni del Sud sono ascrivibili ad una deliberata, cattiva gestione politica, economica, fiscale, finanziaria, scolastica, universitaria e di ricerca, sociale e programmatica che è stata caratterizzata, fin dall’annessione violenta del Regno Duosiciliano, da un misto di incompetenza, frode, alto tradimento, furto, falsificazione storico-contabile e di moneta, criminalità, soggezione ad interessi di potenze straniere.
In tali condizioni è venuta a mancare un’azione statuale di
·        Controllo economico-finanziario delle attività svolte nelle regioni del Sud e dei finanziamenti delle opere di pubblico interesse
·        Stimolo e programmazione delle direttrici economiche e di ricerca, per avanzamento sociale ed il benessere dei popoli del Sud
·        Gestione delle attività strategiche NON affidabili all’iniziativa privata, nazionale o straniera che fosse
·        Sanzione e richieste di risarcimento degli abusi e dei crimini perpetrati, a danno della comunità del Sud, da parte di figure personali e/o giuridiche nazionali o straniere

Pertanto il sottoscritto propone alla nobile assemblea di:
1)    istituire una Banca del Sud (denominazione da concordare), sottoposta rigidamente al controllo del Parlamento Sud, che sia vincolata per statuto a fornire esclusivamente finanziamento delle opere di interesse collettivo e delle imprese produttive e che escluda qualsiasi attività speculativa sui mercati finanziari, tramite Borsa;
2)    istituire una Zecca ed un Poligrafico del Sud (denominazione da concordare), controllata rigidamente dal Parlamento Sud, che si occupino di coniare monete ed emettere banconote locali, a cambio determinato con altre valute estere (come euro, dollaro, etc.) esclusivamente a credito e NON a debito (come avviene attualmente con l’euro il quale viene emesso a fronte di cessione all’ente privato BCE di titoli pubblici come i BOT, meccanismo, questo, che ha prodotto un debito inestinguibile);
3)    istituire un organismo (o più organismi, da concordare) che svolga (svolgano) le funzioni di controllo, stimolo, gestione, sanzione sopraddette (sottoposto/e rigidamente al Parlamento Sud) e riferiscano esclusivamente all’assemblea del Parlamento Sud per concordare tutte le reazioni, economiche, finanziarie, fiscali, legali ed, eventualmente, anche militari da dirigere contro coloro che attentino al benessere delle popolazioni del Sud ed alla statualità e stabilità della Macroregione Sud
4)    stabilire che l’emissione della moneta locale avvenga, ad esempio, con le modalità della moneta di Gesell la cui svalutazione annuale (ad esempio del 5%-12%) rappresenti tutte e sole le tasse pagate dal popolo (quindi in misura rigidamente proporzionale al proprio reddito reale) e che si interrompa il flusso di tasse verso il governo italiano.
5)    l’avvio di un grande piano di edilizia popolare abitativa, di grandi opere di interesse comune, di riassetto idrogeologico, di ricerca e sviluppo, di scolarizzazione ed inserimento nel lavoro di giovani e reinserimento di persone espulse dal mercato del lavoro e prepensionati (istituire il reddito minimo di cittadinanza), tutte finanziate autonomamente dalla banca Sud, con emissione di moneta locale. Si intende che il reddito di cittadinanza sia revocato alla prima proposta effettiva di lavoro (che sia accettata o meno).
6)    ovviamente tutte le azioni suddette prevedono
a.     la secessione dalle regioni del Centro e del Nord Italia, separando tutte le gestioni (compresa quella di tipo previdenziale) da quelle dell’Italia savoiarda;
b.    l’uscita da organismi come la Comunità Europea, la NATO, la BM, il FMI, l’ONU, etc. i cui rappresentanti dovranno lasciare il territorio del Sud entro un tempo (da stabilire) ragionevolmente breve, a partire dalla dichiarazione di indipendenza emessa dal Parlamento Sud;
c.    la lotta senza sconti alle organizzazioni macrocriminali (mafia, camorra, ‘ndrangheta, sacra corona unita, etc. così come le mafie estere come la yakuza giapponese, la mafia russa, la triade cinese, etc.) così come alla criminalità comune (o microcriminalità);
d.    separazioni delle carriere dei giudici inquirenti e giudicanti le cui organizzazioni, pur conservando un assetto indipendente, saranno sottoposte gerarchicamente al Parlamento Sud, cui riferiranno attraverso i loro rappresentanti legali, specie per l’efficienza di trattamento delle nuove cause ed i metodi per lo smaltimento delle cause residue (e ciò implica, ad esempio, un forte impulso alla mediazione per tutti i sedici tipi di controversia attualmente previsti dalla legge e quelli che, eventualmente, si aggiungeranno);
e.     un regime economico autarchico, in cui si prediligerà la produzione locale di quante più fattispecie di prodotti e lo scambio estero tramite baratto, allo scopo di evitare le speculazioni economico-finanziarie dei mediatori di affari nazionali ed internazionali (preferendo anche i generi ecologici a Km zero), come R2S;
f.      analogamente, anche se sarà consentito ad aziende estere di commercializzare i loro prodotti nelle aree del Sud, saranno privilegiate, con agevolazioni fiscali e di altra natura (da stabilire) le produzioni locali e sarà incentivata la conoscenza all’estero delle specificità del Sud, tramite apposite missioni politico-commerciali del Governo Sud, congiuntamente a rappresentanti dell’istituenda Confederazione Industriale Sud, cui potranno aderire tutte le industrie ed attività commerciali in grado di dimostrare la propria estraneità ad attività criminali più o meno organizzate;
g.    la nazionalizzazione di tutte le attività di interesse comune come quella energetica ed estrattiva di combustibili fossili (carbone, petrolio e gas) che saranno posti sotto controllo rigido del Parlamento Sud tramite istituzione di apposita Agenzia Energetica (denominazione da concordare);
h.    ritiro di tutti i militari residenti nel Sud dalle missioni di guerra, anche quelle ipocritamente definite di peace-keeping, che comportino aggressioni nei confronti di popolazioni appartenenti a paesi che non abbiano dichiarato esplicitamente guerra e/o non abbiano eseguito azioni chiaramente ostili al Sud;
i.       costituzione di forze militari (esercito, aviazione, marina e forse speciali per spionaggio e controspionaggio) e di servizi come polizia, guardia di finanza, dazio, pompieri, sanità, portuali, ferroviari, stradali, comunali, amministrativi, etc. (da stabilire) del Sud che rechino il vessillo Duo-Siciliano ed onorino esclusivamente il giuramento al Palamento Sud;
j.       una Corte dei Conti del Sud che si occupi, con attività sia di controllo sia di ispezione sia sanzionatoria, delle gestioni economiche di qualsiasi organismo,
k.    revisione dalla mappa di rischio tellurico che, come dimostra la storia più o meno recente, si è dimostrata erronea se non falsata intenzionalmente;
l.       forte intervento per l’adozione di raccolta differenziata al 100%  (previa creazione delle filiere dei materiali recuperati e avvio di tutti gli impianti di TBM (Trattamento BioMeccanico a freddo) presenti sul territorio sud tra i completati, quelli in via di completamento e quelli solo progettati)
m.  per lo smaltimento del pregresso di rifiuti non differenziati (circa 12 milioni di tonnellate di CDU stoccate in vari siti), utilizzare sistemi come il THOR del CNR (creato dal prof. Paolo Plescia) o ricerca immediata di altri metodi alternativi con basso impatto ambientale (esistono macchine analoghe anche per i rifiuti speciali e tossici) e bloccare soluzioni come discariche e termovalorizzatori:
n.    varo di una legge speciale che estenda a 50 anni la prescrizione di atti che comportano danni al territorio per perseguire anche coloro che hanno lucrato sul terremoto dell’Irpinia e coloro che hanno devastato il territorio di Sarno, etc.;
o.    istituzione di un’Agenzia delle Energie Alternative (sotto il diretto controllo de Parlamento Sud) che realizzi in tempi rapidi un piano per la sostituzione di impianti convenzionali con impianti eolici, marini, solari, geotermici nelle varie forme disponibili (ad esempio le recenti turbine idroelettriche per salti d’acqua a partire dai 2 mt) ed in quelle che si scopriranno allo scopo di abbatter la bolletta energetica (che pesa attualmente per almeno il 30% sul costo del lavoro) e ripulire l’ambiente.
p.    adozione immediata di carburanti a basso impatto come bioetanolo e bio diesel (cioè quelli derivanti da trattamento delle scorie agricole, già utilizzabili, in frazioni dell’85% e del 80-90%  rispettivamente, dalle auto Euro4 cioè quelle prodotte a partire dal 2006) per l’abbattimento delle accise sui carburanti;
q.     adozione immediata della TOBIN-tax per le transazioni finanziarie e tassazione delle rendite finanziarie nella stessa misura delle rendite da lavoro produttivo (quindi ad esclusione delle transazioni in moneta locale, in quanto già tassate);
r.      creare una Costituzione del Sud (se non già esistente) in cui siano stabiliti i confini;
s.     ritorno al ciclo della canapa con estensione a tutti i suoi utilizzi: vedi esempio dell’industriale Henry Ford col suo modello T del 1910, che a parte metallo e vetro, era tutta costruita, alimentata (sì, anche il carburante), lubrificata, imbottita, foderata, dipinta con derivati di quella pianta, persino i pneumatici erano derivati da scarti di canapa.

Questa proposta è stata inviata con un certo anticipo al Parlamento Sud perché ne potesse prendere visione ed, eventualmente, essere ufficialmente esposta, anche in forma sintetizzata, ai delegati partecipanti alla sessione del Parlamento Sud tenuta a Napoli, P.za Mercato il 30 Giugno 2012 alle ore 10:00.
Ritengo, infine, che i punti non approvati dal nobile Parlamento del Sud siano meritevoli di ricevere una cortese quanto dettagliata motivazione scritta da parte del Consiglio del Parlamento Sud che riporti le considerazioni negative, al fine di consentirmi di presentare, in seguito, proposte migliorate al Parlamento. 

Ultima considerazione: alcuni dei miei amici hanno obiettato che il programma è troppo ampio e che bisognerebbe affrontarne solo uno alla volta, al più un piccolo numero di problemi insieme. Io, invece, ritengo che l’attacco delle oligarchie internazionali sia paragonabile alla presa dl polpo: mentre si stacca un tentacolo un altro, in precedenza staccato, si riaggancia. Allora bisogna prendere la testa (le banche) e rivoltarla come un calzino, poi una volta snervato il sistema centrale, si può passare alla rimozione dei gangli periferici. 


Poi Giuliano PAPAGNI, un tecnico operante in uno stabilimento del Sud di una multinazionale del settore difesa (come il sottoscritto, del resto), ha fatto un accorato appello all’unione ed ha ripreso, per confermarli sentitamente, argomenti trattati nei precedenti interventi.   

Anche altre persone (come Marco CARDINELLI, mi pare sui rifiuti, e Pasquale GIARRITIELLO) hanno avuto la possibilità di esporre liberamente (come è giusto che sia in un “parlamento”) le proprie idee di contributo o di dissenso ma chiedo loro venia se non sono riuscito a trascrivere nemmeno una sintesi degli interventi che, probabilmente, saranno riportati in atti ufficiali a cura del Parlamento delle Due Sicilie – Parlamento del Sud.

Alla prossima, subito dopo l’estate.

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