mercoledì 30 maggio 2012

Napoli, 30/05/2012



Cari amici e care amiche, c'è poco da festeggiare. Il nostro suolo di storia trimillenaria giace calpestato da orde di stranieri, usurpatori che abbiamo accolto come liberatori e che da 67 anni ci occupano, sulla base di accordi segreti (stipulati tra gli invasori anglo-americani ed il CLN) che, ancor oggi, non sono noti nemmeno a tutto il parlamento.
Siamo stretti in una morsa infernale tra NATO, BM, FMI, ONU, WTO, BCE che sono solo paravento per multinazionali spietate e sanguinarie, il complesso militar-industriale che ci tratta come una colonia che non può nemmeno ribellarsi, pena una stagione di "terrore".

Ricordiamo che il concetto di "terrorismo" non nasce in una caverna afghana od in un deserto iraqeno ma dai manuali dell'esercito britannico di occupazione delle terre d'Africa, dove "i gruppi terroristici estremisti sono formati, addestrati e finanziati dalle stesse autorità anglo-americane, allo scopo di criminalizzare i dissidenti, di reprimere e giustificare ogni guerra". Poi, una volta ottenuto il loro sporco scopo "il governo britannico, alla vigilia della decolonizzazione, in modo esteso e deliberato, ha distrutto gran parte della documentazione relativa ai campi di detenzione ed ai villaggi recintati, alle torture sanguinose, alle incredibili vessazioni ed alle esecuzioni sommarie che vi avvenivano" .

Molti hanno negli occhi e nelle orecchie immagini e suoni de "Il Grande Fratello" televisivo ma non conoscono (od hanno dimenticato) la sua origine che è il romanzo "1984" di George Orwell (uscito nel 1948) in cui il profetico scrittore descrive il mondo che ci stanno preparando le stegocrazie (governi "nascosti" che, nell'ombra delle stanze di vero potere, muovono i politici come fossero burattini).

Altro che "Matrix", "La storia infinita", "Guerre stellari", "Il giudice Dredd": noi chiusi nel baccello della monolitica informazione di regime, incapaci di vedere i veri scopi delle guerre, non ricordiamo Honorè de Balzac, nel suo "Le illusioni perdute" che fa dire ad un suo personaggio "Vi sono due storie, la storia ufficiale, menzognera, che ci viene insegnata, la storia ad "usum delphini" [cioè del potere]; e la storia segreta, dove si trovano le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa".

Ed infine oggi siamo nel pieno di una dittatura finanziario, il governo delle banche che ci dice: "Se volete salvarvi dalla rovina (in cui vi abbiamo coscientemente e delinquenzialmente portato, ma questo non lo dicono...) dovete cedere la vostra residua sovranità (tradotto dall'economichese significa: "dovete mettere la testa sul ceppo, di vostra volontà e dire pure che vi piace") affinchè noi si possa portarvi verso un radioso avvenire (parlano del loro avvenire, ovviamente, non della nostra futura condizione di servi della gleba...)"

Ecco quello che vede e sente il mio cuore quando qualche pervicace, stolido, ignorante (o, peggio, consapevolmente complice) ottimista mi chiede di magnificare le sorti illuminate e progressive della nostra società di barbari col cellulare, di epigoni di Corona e di Belen, di aspiranti tronisti e veline, dove bruti presuntuosi e procaci oche prevalgono su persone perbene e le Cassandre che cercano di avvisare del pericolo vengono buttati giù dalle mura di Troia...

Quando butteremo giù, invece, Monti, Draghi, Napolitano, Alfano, Bersani, Casini, Fini e tutta la commediante, costosa, bugiarda e traditrice compagnia teatrale dei politici camerieri dei banchieri e delle multinazionali?
Ecco la domanda per cui anelo una risposta corale, forte, rapida...
Ecco la liberazione che desidero, sul serio.
AlexFocus

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